Sul progetto Skymetro si continua a giocare su un doppio binario: da una parte la nuova amministrazione comunale, che chiede tempo e riprende in mano i documenti per provare a trovare un punto di equilibrio; dall’altra la Regione, che spinge per correre e rispettare le scadenze, senza fermare un progetto considerato strategico per la Val Bisagno.
Il confronto è emerso ancora una volta, in controluce, a margine dell’incontro “Condurre l’impresa, tracciare la rotta. Donne protagoniste della nuova economia italiana”, al Porto Antico. Un appuntamento che ha visto salire sul palco sia il presidente della Regione, Marco Bucci, sia la sindaca di Genova, Silvia Salis. E, ancora una volta, pur con toni istituzionali, le posizioni sono sembrate distanti.
“È possibile chiedere una proroga di un anno e lo faremo - ha detto Salis - il fatto che aprano velocemente questa interlocuzione vuol dire che quello che hanno detto in campagna elettorale non è vero e che il Ministero è disponibile come sempre a modificare un progetto”.
Il riferimento è ai documenti relativi al quarto progetto del Skymetro, resi noti nelle scorse settimane. “Avete potuto appurare che non solo non è cantierabile - ha aggiunto la sindaca - ma ha una serie di note complesse da superare nei tempi richiesti. Già il 16 maggio hanno chiesto una proroga sapendo che le annotazioni erano di difficile superamento. Già si pensava alla proroga di un anno. Troveremo il modo migliore per una soluzione che sia un compromesso accettabile tra le esigenze della Val Bisagno e quelle dei cittadini”.
Di contro, la linea della Regione rimane improntata alla velocità e alla difesa delle tempistiche fissate. “La Regione non stoppa nulla, siamo abituati ad andare avanti veloci - ha ribadito Bucci - il Comune può fare quello che ritiene opportuno. Il Ministero anche ieri ha detto che il 31 dicembre i finanziamenti tornano indietro. Non è una mia decisione, ma del Ministero”.
Un messaggio chiaro, che punta a tenere la barra dritta, mentre la nuova giunta prova a rinegoziare margini e scadenze. “Penso che si debba andare avanti e fare le cose in fretta perché la Val Bisagno ha bisogno di trasporto veloce - ha aggiunto il presidente - se poi qualcuno ha in mente delle correzioni, ben venga. Ma non si può parlare a priori: sarà ben difficile in sei mesi avere un’altra approvazione. Però io ho fatto cose difficili e lascio aperta anche agli altri la possibilità di fare cose difficili”.
La partita resta aperta e sullo sfondo c’è il rischio concreto che i 470 milioni di euro stanziati possano essere messi in discussione in caso di ritardi. La richiesta di proroga da parte di Palazzo Tursi punta a guadagnare margine per modificare il progetto, ritenuto poco sostenibile e non condiviso dai comitati dei residenti. Dall’altra parte, la Regione teme di perdere risorse e opportunità.
Così il cantiere politico dello Skymetro si conferma ancora una volta il primo vero banco di prova nei rapporti tra Regione e nuova amministrazione comunale.
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