Il Nazionale

Politica | 26 maggio 2025, 11:02

Agricoltura e cittadinanza, Flai in piazza: "Il referendum contrasta illegalità e caporalato"

Vayr: "Il quinto quesito viene spesso frainteso, in realtà serve a dare forza ai lavoratori precari"

Agricoltura e cittadinanza, Flai in piazza: "Il referendum contrasta illegalità e caporalato"

Il quinto quesito del referendum sulla cittadinanza “breve” (da 10 a 5 anni) come strumento contro la precarietà. Quello che poteva sembrare il punto più lontano da temi sindacali, assume un altro aspetto secondo il punto di vista di Flai Cgil, categoria che rappresenta e difende i lavoratori agricoli e del mondo alimentare in senso ampio.

Ecco perché, per promuovere là consultazione referendaria, alcune decine di manifestanti si sono ritrovati questa mattina davanti alla prefettura, in piazza Castello. 

“Tra i quesiti del referendum del prossimo 8-9 giugno ce n’è uno particolarmente legato alla nostra categoria: quello della cittadinanza - dice Denis Vayr, segretario generale di Flai Cgil Piemonte-. La gente pensa erroneamente che la conseguenza del sì alla riduzione dei tempi per chiedere la cittadinanza sia legata a questioni di difficoltà sociale e degrado, in realtà per chi fa il nostro lavoro il questito può aiutare chi è già strutturato, ha un lavoro, una casa e una famiglia. Sono persone che fanno parte del tessuto sociale e, soprattutto nel settore agricolo, il rischio di trovarsi invece ostaggio di lavoro povero e precarietà è molto diffuso: aspettare dieci anni mette tutto in bilico”.

E il caporalato è dietro l’angolo, così come il fenomeno delle finte partite IVA e i licenziamenti facili. Se sei debole - conclude Vayr - accetti tutto quello che ti viene proposto per sopravvivere e rafforzi le maglie dell’illegalità. Invece il meccanismo deve essere legale e chiediamo che in tutte le province si attivino le Sezioni territoriali del lavoro agricolo di qualità per combattere il caporalato con sigle datoriali, sindacati e prefetture”.

Massimiliano Sciullo

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