Una festa incredibile, una festa dello sport e del calore, quella che si è consumata ieri sera anche sulla piazza astigiana per festeggiare il quarto scudetto (secondo in tre anni) del Napoli. Esplode di festa il Maradona con i gol di McTominay nel primo tempo e Lukaku nella ripresa.
Festa non solo in piazza Plebiscito che è ancora "senza voce", ma anche in una piazza Alfieri di Asti che si è vestita di azzurro fino a tarda notte. Lacrime, abbracci, cori , caroselli, fuochi d'artificio che, in alcuni casi, hanno costretto i vigili del fuoco a intervenire.
Cappellini, sciarpe, parrucche azzurre, bandiere e gioia, gioia incontenibile che ha unito la compostezza un po' austera del Piemonte al calore travolgente del sud e, a centinaia di chilometri dalla bella Napoli, si è avuta l'impressione che per un po', ad Asti, fosse tornato il mare, ricordando che la passione, a volte, non conosce domicilio fisso.
Questa vittoria è di Napoli, ma è anche un po’ di tutti. Perché lo sport – quando è davvero tale – unisce chiunque abbia voglia di sognare. E ieri Asti ha sognato in azzurro, regalando ai suoi vicoli la spensieratezza e il calore di una notte partenopea. Un pensiero anche al primo cittadino di Asti, Maurizio Rasero che, da sfegatato interista, forse è rimasto un po' deluso da questa fine campionato.
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