Il Nazionale

Cronaca | 12 maggio 2025, 10:25

La fuga dei camper da via Rubino. Ma il quartiere esplode: “Torneranno, trovate una soluzione”

Nervi tesi tra le famiglie del Centro Europa. E la Circoscrizione 2 chiede al Comune nuove strategie

La fuga dei camper da via Rubino. Ma il quartiere esplode: “Torneranno, trovate una soluzione”

Una prima, parziale, vittoria. Forse temporanea. Dopo le polemiche delle scorse settimane i rom hanno lasciato di loro spontanea iniziativa le strade di via Rubino, zona Gerbido, per trasferirsi in altri lidi. Alcuni, in realtà, si sono accomodati in corso Salvemini. Lasciando, tuttavia, un’eredità che parla di giardini trasformati in discarica e fuochi accesi sui prati.

Problemi segnalati a più riprese dai cittadini che hanno già minacciato di scendere in strada a manifestare e di raccogliere le firme da presentare al Comune di Torino.

L’incontro scontro

Allontanamento anticipato da un incontro sotto il portico di via Cimabue tra i residenti del quartiere e la Circoscrizione 2. Nella persona del presidente Luca Rolandi, del vicepresidente Alessandro Nucera e del consigliere Piero Ventre. “È stato fatto un passo avanti per la ricerca di una soluzione del problema in oggetto” spiegano i cittadini più pacifici. Di certo non sono mancate le polemiche all’indirizzo del centro civico che dal canto suo sta facendo il possibile per segnalare all’amministrazione le criticità che gli accampamenti abusivi dei nomadi stanno portando tra Mirafiori Sud e il centro Europa. Proprio Rolandi ha fatto molta fatica a calmare gli animi dei presenti.

Centri d’accoglienza?

C’è chi torna a chiedere la creazione di centri d’accoglienza per la comunità rom. Per garantire  interventi mirati da parte degli assistenti sociali e della polizia locale. E un controllo dei bambini, troppo spesso lasciati al loro destino secondo i cittadini. “Vogliamo parlare con il sindaco e con gli accessori Marco Porcedda e Jacopo Rosatelli - così le famiglie - Siamo esasperati, non ne possiamo più. Occorre fare in fretta prima che succedano fatti gravi”.

Da parte sua il presidente Rolandi promette “di portare tutti i temi usciti dalla riunione all’attenzione del consiglio comunale. Per trovare una soluzione che vada oltre il semplice sgombero”.

Philippe Versienti

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