“Definire come ‘nuovo’ buco una situazione relativa a perdite antecedenti il 2020 è fuorviante. Oggi il Miac è in grado di guardare avanti, sostenendo il territorio e il settore agroalimentare con stabilità e determinazione. Il nostro obiettivo rimane quello di rafforzarne il ruolo come partner strategico per le aziende del Cuneese, investendo nel futuro e creando nuove opportunità per il territorio”.
Così Marcello Cavallo, presidente del Mercato Ingresso Alimentare di Cuneo (Miac), che con una nota interviene a fare chiarezza in merito a quanto discusso durante la seduta del Consiglio comunale cuneese di lunedì 25 novembre (leggi qui).
"E’ necessario dire e fare verità", si fa presente con riferimento alle notizie riguardanti "un presunto 'nuovo' buco di 978.000 euro nei conti" della partecipata. Una situazione, quella richiamata nella massima assemblea comunale, per la quale è "doveroso fornire un quadro preciso della situazione".
"L’attuale Consiglio di Amministrazione, insediatosi nel luglio 2020, ha ricevuto dai soci il mandato di attuare il Piano Industriale, che includeva la valorizzazione e la vendita dei terreni oggetto del PEC approvato nel 2018 – si spiega –. Al 31 dicembre 2020, la situazione del Miac evidenziava perdite pregresse complessive pari a circa 2,5 milioni di euro, con un patrimonio netto di 4.495.574 euro. Nel corso del 2021 è stata realizzata la vendita dei terreni che ha consentito di ottenere importanti risultati positivi".
Tra questi il Miac elenca "la copertura parziale delle perdite pregresse, riducendole a 978.000 euro e portando il patrimonio netto a 6.459.416 euro; l’incremento della liquidità aziendale di oltre 3 milioni di euro, al netto delle imposte; l’azzeramento dei debiti bancari, eliminando completamente i mutui in essere; il rafforzamento del capitale disponibile, oggi pari a oltre 2 milioni di euro depositati presso istituti bancari".
"Va, inoltre, evidenziato come la società Miac sia sottoposta a controlli e verifiche da parte del collegio sindacale e di una società di revisione, a garanzia della piena trasparenza e regolarità operativa", si conclude.
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