Gli studenti che da quasi un mese occupano le università di Torino hanno potuto consegnare le loro richieste all'Ateneo. Lo avevano deciso i vertici di UniTo insieme al movimento pro Palestina 'Intifada Studentesca', e oggi si è tenuta questa assemblea pubblica dove gli studenti - ma non solo - hanno consegnato ufficialmente alcune mozioni al Senato Accademico dell'Università, che si occuperà di discuterle e votarle in una seduta speciale giovedì 13 giugno.
Le richieste degli studenti sono state formulate in una dettagliata proposta di mozione consegnata al rettore Stefano Geuna, accusando l'Università - e lo Stato italiano - di complicità al genocidio in corso a Gaza. L'assunto alla base sta nelle accuse di genocidio in corso di valutazione dalla Corte Internazionale di Giustizia e dei mandati di arresto per crimini di guerra e contro l'umanità per il premier Benjamin Netanyahu e il Ministro di Guerra israeliano Yoav Gallant (oltre che per i leader di Hamas). L'Italia, collaborando con Israele con l'invio di armi e con accordi di ricerca, sarebbe punibile di complicità col genocidio.
La mozione presentata chiede quindi di rescindere gli accordi in essere con le università israeliane e con aziende che operano in campo militare - prima su tutte Leonardo - e di applicare maggiore trasparenza sugli accordi presenti e futuri. Il rischio denunciato dagli studenti è infatti quello di dual use di tecnologie e conoscenze, ovvero l'utilizzo in campo bellico di ricerche nate per l'utilizzo civile.
Uno studente ha anche presentato una proposta di mozione, redatta personalmente, su come istituire un comitato etico e un'attività di valutazione dei rischi che vigilino sulle tecnologie sviluppate in seguito agli accordi dell'Università, anche preventivamente.
Una senatrice rappresentante del personale tecnico-amministrativo ha già dichiarato l'intenzione di votare a favore delle mozioni, ringraziando gli studenti per l'occupazione e per la necessità di prendere una posizione netta sulla guerra in corso a Gaza. Sostegno agli studenti è arrivato anche dal Coordinamento Antifascista Universitario, gruppo di docenti, studenti e personale nato a dicembre in seguito agli scontri al Campus Einaudi tra collettivi di sinistra e il Fuan.
Intanto, questa mattina, il consiglio di dipartimento di 'Culture, Politiche e Società' - composto dai docenti e da rappresentanti degli studenti e del personale - ha approvato una mozione interna che chiedeva la sospensione degli accordi con Israele e il boicottaggio totale dell'apparato universitario israeliano, la sospensione dell'accordo di cooperazione tra il Ministero dell'Istruzione e lo Stato di Israele, il cessate il fuoco, misure di sostegno a docenti e studenti palestinesi e trasparenza sugli accordi in essere con università e aziende.
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