Nel pomeriggio di ieri (domenica 18 maggio, ndr) i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato a Savona un ventiseienne di nazionalità albanese con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni.
Durante uno dei controlli disposti sugli avventori degli esercizi pubblici, il giovane è stato sottoposto ad accertamenti presso il bar di cui è risultato titolare, nel quartiere di Villapiana.
All’arrivo degli agenti si è mostrato subito poco collaborativo, inducendo gli agenti della Squadra Mobile ad approfondire il controllo e verificare l’interno del locale, dove sono state rinvenute alcune dosi di cocaina già confezionate e nascoste all’interno di un barattolo nel vano cucina.
Alla luce del ritrovamento, gli agenti hanno effettuato perquisizioni in tre appartamenti risultati nella disponibilità dell’indagato, sempre a Villapiana. Lì sono state hanno scoperto oltre 4 chili e 400 grammi di cocaina, in parte in pietra e in parte in polvere, contenuta in confezioni sottovuoto termosaldate. Insieme alla droga hanno sequestrato anche denaro contante, materiale per il confezionamento e due bilancini di precisione.
La droga, pronta per essere immessa sul mercato savonese, ha fatto stimare un valore commerciale di oltre 350 mila euro, configurando un duro colpo all’attività di spaccio in città.
Durante l’operazione, gli agenti hanno inoltre rinvenuto una pistola semiautomatica Beretta Mod.34, occultata in uno degli appartamenti, completa di caricatore e munizioni. Per questo motivo, l’uomo è stato anche denunciato per ricettazione e detenzione illegale di armi.
L’attività investigativa ha disarticolato una fiorente rete di spaccio, inserendosi in un contesto già monitorato: non è infatti la prima volta, nel corso dell’anno, che in provincia di Savona è stato accertato il coinvolgimento diretto o indiretto di titolari di esercizi pubblici nel traffico di stupefacenti. Come in altri casi recenti, il Questore sta valutando l’eventuale sospensione della licenza del bar ai sensi dell’art. 100 TULPS.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato trasferito presso il carcere di Genova Marassi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Savona. Sono in corso ulteriori accertamenti sull’origine dell’arma sequestrata.
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