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Politica | 10 maggio 2024, 12:42

Terremoto giudiziario e politico, Cambiamo perde i pezzi: a Savona restano pochi i fedelissimi di Toti

L'esodo dal partito degli "Arancioni" di Toti era iniziato mesi fa, prima dell'arresto del presidente della Regione, ma potrebbe crescere dopo gli ultimi fatti di cronaca

Terremoto giudiziario e politico, Cambiamo perde i pezzi: a Savona restano pochi i fedelissimi di Toti

Rimangono in pochi e sempre più spersi con il loro leader in disgrazia. Paolo Lambertini, sindaco di Cairo ormai defilato, quello di Andora, il capogruppo in Regione Bozzano e il consigliere comunale Piero Santi. Gli altri, quasi tutti, hanno abbandonato la nave prima che la falla facesse entrare acqua.

Mentre a Genova la Procura era nel pieno dell'inchiesta sulla Regione, nel 2021, a Savona si decretava il fallimento del tentativo del centrodestra di tenersi il Comune di Savona, con la sconfitta del candidato sostenuto da Lega, Cambiamo, Forza Italia, Fdi e Udc, Angelo Schirru. 

Già c'era stata la rottura con l'allora sindaco Ilaria Caprioglio, eletta in una civica sostenuta dal centrodestra e voluta da Cambiamo. Caprioglio non era stata ricandidata alle amministrative savonesi del 2021 e nell'ultimo periodo del suo mandato  aveva visto deteriorarsi sempre di più i rapporti con il presidente della Regione. Caprioglio, uscita dalla politica, pochi giorni fa ha pubblicato un post su Facebook, in occasione  del compleanno di Silvano Montaldo, morto lo scorso anno. "Brindiamo caro Amico, prezioso Maestro – ha scritto Caprioglio - che alcuni anni fa mi avevi indicato chi tenere lontano dalla mia vita". Alla luce di quelle dichiarazioni sono stati in molti a chiedersi come andassero interpretate quelle parole. Se si trattasse soltanto di uno sfogo. 

Il progetto di Cambiamo, aveva detto poco più di un anno fa uno dei suoi esponenti che poi ha lasciato il partito, "ha ormai perso la sua forza propulsiva". Poi è iniziato il processo di uscita. A dare il via Angelo Vaccarezza, capogruppo in Regione che se n'è andato sbattendo la porta. Prima ha dato le dimissioni da capogruppo in Consiglio regionale, poi è tornato in Forza Italia in pompa magna, con tanto di conferenza stampa a Roma con Tajani. Il "ciclone" Vaccarezza ha fatto traballare tutto; ha coinvolto altri amministratori, consiglieri comunali e provinciali tornati in massa nel partito di Silvio Berlusconi con "campagna acquisti" che è andata ad attingere soprattutto al partito di Toti. 

Con lui, sono seguiti "arancioni" della prima ora come il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, Luigi Pignocca, Enrica Rocca, entrata in consiglio comunale di Loano e a Palazzo Nervi come rappresentante di Cambiamo, poi passata in Forza  Italia ma anche l'ex sindaco di Carcare Franco Bologna, l'ex assessore al Comune di Savona Barbara Marozzi. Tra gli ex arancioni anche il sindaco di Albisola. Ma la diaspora potrebbe continuare ed essere accelerata dalla vicenda giudiziaria che sta sconvolgendo la politica ligure.

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