Il Nazionale

Politica | 02 maggio 2024, 18:52

Cuneo è davvero chiusa la crisi di maggioranza? Manassero: “Stiamo lavorando per chiarirci, con il faro del programma”

In Consiglio comunale la terza parte del confronto sullo strappo (virtuale o concreto) di Centro per Cuneo di lunedì 29 marzo. Le minoranze puntano il dito: “Non c’è vita per questa maggioranza, andiamo verso le elezioni principali”

Cuneo è davvero chiusa la crisi di maggioranza? Manassero: “Stiamo lavorando per chiarirci, con il faro del programma”

Nessuna normalizzazione, né martedì sera né oggi. Il gesto del gruppo consigliare Centro per Cuneo ha fatto male a me, umanamente e politicamente, alla giunta, al Consiglio, alla maggioranza e alla città. Ma questa maggioranza ha votato positivamente il bilancio consuntivo e proprio in queste ore stiamo operando tutta una serie di confronti e riflessioni relativi al nostro programma. Come abbiamo sempre detto l’unico nostro faro”.

Con queste parole la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha concluso l’episodio tre della diatriba amministrativa in senso al Consiglio comunale di Cuneo consumatasi nelle serate di lunedì 29, martedì 30 aprile e giovedì 2 maggio, e iniziata lunedì con l’abbandono dei lavori consigliari del blocco di Centro per Cuneo.

A motivare il gesto – che ha gettato l’assise cittadina nell’attonimento e ingenerato, nella serata di martedì, l’abbandono questa volta delle forze di minoranza - , come comunicato dagli stessi consiglieri, la necessità di operare una “verifica di maggioranza” dopo gli ultimi aggiornamenti relativi alle nomine nel cda della Fondazione CRC. Non più tardi di ieri, poi, a poche ore di distanza da una presa di posizione della sindaca che sembrava aver ricostruito la solidità (vera o presunta) della maggioranza, il comunicato della segretaria cittadina del Partito Democratico Erica Cosio che si univa alla richiesta della verifica di maggioranza.

Domani verso le 11 si riunirà il consiglio generale della Fondazione CRC, che sceglierà il nuovo presidente” ha poi continuato Manassero. “La candidatura di Mauro Gola è stata recepita, e nell’impostazione che sembrerebbe configurarsi, nel cda figura in quota Cuneo Federico Borgna – ha concluso la sindaca - . La figura che avrebbe dovuto subentrare, nel cda, al posto di Gola non è ancora stata determinata (nonostante dagli organi di stampa sia stata indicata nel nome dell’amministratore delegato di ACDA Beppe Delfino): verrà fatto tramite la nuova apertura di un bando, nei modi e nei tempi corretti”.

Le minoranze: “PD e alleati abbandonino Centro per Cuneo”

In questa terza versione del dibattito nessun consiglieri di maggioranza è intervenuto nel dibattito successivo. A differenza, però, di quelli di minoranza.

La lettera della segretaria cittadina arriva un po’ in ritardo rispetto ai fatti, forse, ma è pesantissima – ha detto Beppe Lauria - . Credo valga la pena sottolineare ancora la sensazione del fatto che la città vivrà, gratuitamente e in maniera violenta, il ricatto perpetuo che PD e Centro per Cuneo continueranno a farsi (non più sottobanco, d’ora in avanti), un meccanismo che si perpetua anche grazie all’omertà della nostra città, che tutto sa ma niente dicembre. Siamo stanchi di assistere a questo mercanteggiare perpetuo, e a un livello di politica che, in questa città, mai è stato così basso”.

Potremmo definire questa settimana quella ‘della richiesta di chiarimenti’, talmente forti da aver gettato la vita politica cittadina nell’oscurità più totale: non credo il cittadino comune riesca di capire cosa stia, davvero, succedendo – ha aggiunto Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) - . Per noi c’è solo un chiarimento che conta, quello che porterà alla rottura da parte del PD e dei due alleati con lo schieramento di Centro per Cuneo. Altre soluzioni di governo in città sono possibili”.

L’accomodamento espresso martedì sera esplicita come l’alleanza che tiene unite le forze di maggioranza sia basata sul potere e non sull’interesse per la città – ha sottolineato Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) - . Il PD vuole esserci, a prescindere da tutto e da chiunque, ma voglio sperare nei segnali dati dalla segreteria cittadina, nei quali leggiamo l’intenzione di recuperare onorabilità e chiarezza in un’amministrazione dove impera la confusione. Essere qui stasera è difficile, sarebbe più consono rimanere fuori da questi giochi di potere. Ma è giusto farlo sapendo che, per alcuni, gli argomenti che discutiamo e discuteremo non vengono visti come interessi generali ma solo come campi di battaglia in cui gruppi d’interesse cercano vantaggi personali”.

Paolo Armellini (Indipendenti): "La fedeltà al programma non vi ha mai permesso di vedere la piega che stavano prendendo le cose, un velo che ora rischia di essere il vostro sudario politico. Ogni segnale l’avete nascosto dietro quel muro ma anche tutte le peggiori manifestazioni della politica della storia avevano un programma. Quando la casa ha bisogno di una ristrutturazione per evitare un crollo la prima cosa da fare è puntellarla e avete tentato di farlo; ma la discussione in merito al destino della struttura dev’essere fatta, sapendo che non si potrà più avere la stessa casa di prima”.

Tutta la questione è nata dall’intenzione di un’anima della maggioranza nell’insistere a sostenere alcuni personaggi che non piacciono nemmeno ai loro alleati di coalizione – ha detto Franco Civallero (FI) - . Da mesi notiamo scricchiolii nella vostra compagine, e tutti voi a smentire: abbiamo visto cos’è successo e la responsabilità ricade, anche, sulle vostre mani”.

La conclusione è toccata al consigliere Giancarlo Boselli (Indipendenti): “La ‘dichiarazione Cosio’ ci dimostra che la crisi, al contrario di quanto abbiate provato a dirci, è più che aperta. Nessun sindaco si è mai trovato in questa situazione nella storia della città, e per voi sarà impossibile uscirne. Non c’è possibilità di salvare questo mandato amministrativo, stiamo andando dritti verso le elezioni anticipate”.

Commenti

Ti potrebbero interessare anche: