“Un’urgente verifica di maggioranza”: è questa la richiesta che i consiglieri comunali del gruppo di maggioranza Centro per Cuneo hanno addotto ufficialmente a spiegazione dell’abbandono della prima seduta del Consiglio comunale di questo aprile.
A scatenare la reazione – secondo i consiglieri stessi - “il confronto odierno dei gruppi della coalizione sul tema Fondazione CRC”. “Per evitare ulteriori incomprensioni, attendiamo la convocazione del coordinamento di maggioranza e abbandoniamo i lavori di questo Consiglio comunale”.
Si apre la crisi politica (virtuale?)
A seguito della presa di posizione del gruppo, in Consiglio è scoppiato letteralmente il caos, con l’interruzione effettiva dei lavori durante l’intervento dell’assessore Alessandro Spedale sull’interpellanza su villa Invernizzi presentata da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni).
La maggior parte della minoranza è, conseguentemente, insorta: “Robe da pazzi”, ha commentato Giancarlo Boselli. Parole forti, particolarmente, tra Franco Civallero e Claudia Carli: “Se ci sono le condizioni per proseguire la seduta è valida. Le valutazioni di merito dei singoli membri del Consiglio sono assolutamente valide”.
Boselli, Beppe Lauria, Claudio Bongiovanni e Ugo Sturlese commentano l’accaduto con forza chiedendo l’interruzione del Consiglio comunale: “C’è l’apertura virtuale di una crisi, un atto pesantissimo fatto in un momento grave per la città e in termini davvero vergognosi e sprezzanti nei confronti di tutti i consiglieri. Mai si è vista una cosa del genere, in campo politico. Signora sindaca, prenda un’iniziativa”.
Il presidente del Consiglio Marco Vernetti ha conseguentemente sospeso i lavori del Consiglio.
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