Sestri Ponente contesa, nodo dell'ultima campagna elettorale per le amministrative, è qui che si sono incrociate a più riprese le strade di centrosinistra e centrodestra negli ultimi 2 mesi e mezzo, ed è questo uno dei luoghi chiave nei quali si misurerà l'andamento delle due principali coalizioni al voto di domenica e lunedì.
Se il centrosinistra punta al ribaltone, è proprio sulle periferie, nel cuore della Genova produttiva e operaia, un tempo 'rossa', che si gioca una delle partite determinanti. Ponente ago della bilancia, e ancora di più Sestri, tanto da dedicare attenzione alta da entrambi gli schieramenti alle delegazioni, diverse visite, con nelle ultime ore l'arrivo dei big di partito, il leader della Lega Matteo Salvini ieri protagonista di un volantinaggio in piena via Sestri. E prima di lui le piazze del Pd e del centrosinistra con solo poco più a ponente la chiusura con Elly Schlein giovedì a Pra'.
Il colore di Genova 2025 nella geografia elettorale lo decideranno solo le urne. Ma nelle ultime tornate, regionali 2024 e comunali 2022, con in mezzo anche le europee, la battaglia principale sarà contro l'astensionismo. Perché per altri parametri, il ritorno in quota del centrosinistra a trazione Pd si è già manifestato. Alle regionali dell'autunno scorso, da Sampierdarena a Voltri, il rosso tiepido era tornato man mano a caricarsi di pigmento.
Proprio a Sestri l'ex candidato alla presidenza della regione ed ex ministro Andrea Orlando, aveva portato a casa percentuali intorno al 60%, risultato saldo anche tra Pra' e Voltri.
Facendo un passo indietro al 2022 alle comunali in cui Marco Bucci venne riconfermato sindaco con il 55,5% dei consensi battendo al primo turno Ariel Dello Strologo, fermo al 38% delle preferenze, nel ponente l'onda blu si arrestava solo nell'estremo ponente tra Voltri e Pra', e in parte del medio ponente saldamente colorate di rosso in una 15ina di sezioni.
Un territorio conteso nei comizi più partecipati, nelle visite last minute, e in alcune polemiche che hanno accompagnato la corsa elettorale.
Ma a vincere realmente fu l'astensione nel 2022, con il dato record che aveva visto solo il 44,14% degli aventi diritto partecipare al voto. Contro il 50,7% di cinque anni prima. E il 54,72% della media italiana di allora.
Politica | 24 maggio 2025, 10:28
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