Il Nazionale

Politica | 23 maggio 2025, 20:20

Elezioni Comunali, Silvia Salis chiude la campagna: “O vinciamo o perde Genova”

Oltre mille persone in piazza per ascoltare le parole della candidata per la coalizione di centro sinistra, poi la stoccata: “La sindaca non è il Doge della città”

Elezioni Comunali, Silvia Salis chiude la campagna: “O vinciamo o perde Genova”

Sono cento giorni che ascolto questa città, è stato un onore ascoltavi. Grazie": così Silvia Salis ha salutato le oltre mille persone che questa sera si sono ritrovate in piazza della Vittoria per l’appuntamento finale della sua campagna elettorale.

Visibilmente emozionata, Salis dal palco ha voluto ribadire l’importanza degli ultimi tre mesi: “È stato un onore ascoltare chi aspetta un lavoro che non arriva, un posto in un asilo e non riesce a lavorare, un autobus per andare a quel lavoro. Un’occasione, un’opportunità da questa città, chi aspetta risposte da questo comune ed è stata l’esperienza più importante della mia vita. Genova è la mia squadra, è quello che vogliamo, quello che ci rappresenta. Queste elezioni sono importanti perché qui o vinciamo o perde Genova. Non ce lo possiamo permettere per nessun motivo al mondo”.

Dal pubblico non sono mancati applausi e urla di incoraggiamento che hanno interrotto le parole della candidata sindaca per la coalizione progressista: “Mi sono chiesta tante volte cosa vuol dire essere una sindaca, cosa si aspetta una città dalla sindaca. Sindaca deriva dal greco, vuol dire patrocinare, rispondere, rappresentante. Io questo voglio essere, una sindaca che ci mette la faccia, che risponde a domande non sempre facili e non sempre con la risposta pronta. Noi vi daremo queste risposte. Essere una sindaca vuol dire rappresentarla con onore, non comandarla. Una sindaca non è una doge di questa città.Questa città è stufa di essere comandata, di chiedere e di non ottenere, di vedere un potere che con arroganza cala dall’altro progetti e cantieri, che distrugge la vita di queste persone. Basta di chi lascia per mesi il suo vice a comandare una città continuando a comandare anche in regione. Basta”.

E ancora: “Io amo Genova e questo era il momento per fare di più, darvi cinque anni di devozione al compito che mi state per affidare. Sono emozionata di vedere questa piazza piena. Vi ringrazio per questo vostro amore che ricambieremo con la massima serietà e trasparenza, che è quello che voi chiedete alla politica di questa città”.

Non è mancata la stoccata alla destra: “Ci hanno fatto vergognare di questa regione, ora siamo qua a proporre un progetto nuovo”. 

Poi il ricordo del sindaco Giuseppe Pericu e l’ambizione a ricalcare i suoi passi: “Penso che sia ambizione di chi fa politica pensare al suo percorso, al suo ricordo. Questo vogliamo lasciare, un ricordo positivo. Se tra trent’anni ci sarà chi dice ‘vedi, lo ha fatto la giunta della Salis’ avremo raggiunto l’obiettivo”.

Isabella Rizzitano

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