"Il diritto a manifestare è inviolabile, ma deve rispondere alle regole". Così il neo Prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna ha commentato gli scontri di ieri a Torino tra studenti e forze di polizia, durante la visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Intervento della polizia è stato dovuto"
"Chi vuole fare una manifestazione - ha aggiunto - ne deve dare obbligatoriamente comunicazione alla Questura, concordando eventualmente forme e modalità con cui esercitare il questo diritto, nell’interesse della comunità. Nel caso di ieri non c’è stata richiesta di autorizzazione”.
"Si doveva garantire la sicurezza"
“C’era un corteo partito inizialmente con un gruppo di circa 350 persone che rapidamente si è disperso attraverso una serie di gruppi, che hanno cercato forzare i dispositivi di sicurezza disposti dalle forze di polizia fuggendo da un capo all’altro della zona centrale di Torino" ha aggiunto Cafagna. "È evidente che c’è stata la necessità di garantire che un evento di portata nazionale - che ha visto la presenza del Capo dello Stato, del presidente del Consiglio e di tutti i presidenti delle Regioni d’Italia - si svolgesse in un clima civile e sereno”.
"L'intervento delle forze di polizia - ha concluso il prefetto, con riferimento agli scontri - è stato dovuto, perché ha garantito lo svolgimento di una manifestazione di politica nazionale".
Commenti