Il Nazionale

Politica | 26 giugno 2023, 10:13

Fratelli d’Italia, stop alla campagna acquisti a danno di Forza Italia

L’ordine è arrivato direttamente da Roma per non creare turbolenze in vista delle alleanze per Regione e Provincia. Restano al palo tutti gli ipotizzati passaggi azzurri. Anche con Costa (Azione), d’ora in poi, interlocuzioni più serene

Fratelli d’Italia, stop alla campagna acquisti a danno di Forza Italia

La morte di Silvio Berlusconi ha frenato l’esodo che sembrava destinato ad essere un’inarrestabile onda azzurra verso il partito di Giorgia Meloni.

Ora, da via della Scrofa a Roma, storico quartier generale della destra, arriva una disposizione imperativa e categorica: bloccare qualsiasi passaggio di forzisti nelle fila di FdI fino a nuovo ordine.

Una decisione che giunge direttamente da Meloni e dal segretario organizzativo Giovanni Donzelli e che può essere interpretata sia come un gentlemen agreement dopo il lutto che come una strategia per portare in blocco, con un’annessione indolore in un futuro non troppo lontano, Forza Italia orfana di Berlusconi in Fratelli d’Italia.

In questa fase alla Presidente del Consiglio fa tuttavia comodo che la “gamba” moderata della coalizione resti in vita per coprire quella porzione di elettorato che ancora guarda con diffidenza alla destra radicale.

Da quanto risulta la disposizione riguarda solo Forza Italia e non la Lega perché nei confronti del partito di Matteo Salvini l’obiettivo è batterlo sul campo e non tramite campagna acquisti.

L’ordine – per quanto riguarda il Piemonte – è anche quello di assumere un atteggiamento meno aggressivo nei confronti di Azione, viste le interlocuzioni in corso tra Enrico Costa e Alberto Cirio per le regionali e forse anche per le prossime provinciali cuneesi.

Resta dunque momentaneamente al palo il ventilato passaggio di Maurizio Paoletti, sindaco di Boves ed ex segretario provinciale forzista e – a maggior ragione – quello di cui si è più volte vociferato in passato che riguarda il presidente Alberto Cirio.

La strategia di Fratelli d’Italia è fare incetta di consensi in tutti gli appuntamenti elettorali del 2024, europee, regionali, provinciali e comunali e mettere gli alleati di fronte all’evidenza dei numeri.

Coloro che erano in lista d’attesa possono attendere.

Molti eventi possono nel frattempo frapporsi al disegno che Fratelli d’Italia ha comunque ben chiaro: acquisire solo i migliori, fagocitare il più possibile voti alla Lega e – senza troppo maramaldeggiare – mettere Forza Italia di fronte all’ineluttabilità che, in prospettiva, non c’è altra via alla resa.

Nel frattempo, per restare al Cuneese, il commissario provinciale azzurro Franco Graglia può continuare – serenamente e pacatamente - la sua ricerca di coordinatori locali e arrivare a raggiungere il traguardo che si è prefissato: 200 su tutto il territorio provinciale.

Non potrà più consegnare il suo trofeo ad Arcore ma lo affiderà momentaneamente nelle mani di Antonio Tajani, nominato nei giorni scorsi reggente del partito anche col nulla osta di Licia Ronzulli.

Questo lo stato dell’arte fino a metà giugno 2024.

Dopo la stagione elettorale, i vincitori detteranno le loro condizioni, che sono però facilmente intuibili sin da adesso.

Giampaolo Testa

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