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Politica | 24 giugno 2023, 10:45

La ministra Daniela Garnero Santanchè (Fratelli d’Italia) nella bufera

Dopo il caso sollevato da Report sulla gestione finanziaria delle sue aziende, anche Lega e Forza Italia chiedono ora al responsabile del Ministero del Turismo di venire a riferire in Parlamento. L’interessata querela. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni

La ministra Daniela Garnero Santanchè (Fratelli d’Italia) nella bufera

Il caso sollevato dalla trasmissione Report sulla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a proposito della gestione delle sue aziende, sta diventando un caso anche per la maggioranza di centrodestra di governo.

Al centro del caso vi sarebbero bilanci irregolari, crediti inesistenti, passaggi di rami di azienda con plusvalenze fittizie e dubbi passaggi di denaro in una sorta di scatole cinesi di varie società facenti in qualche modo capo a lei e ai suoi congiunti.

Al di là degli aspetti giudiziari che riguardano eventualmente i singoli soggetti tirati in ballo, sotto il profilo politico si tratta di una vicenda di cui in questo momento Giorgia Meloni avrebbe fatto volentieri a meno.

Una vicenda che viene a collocarsi quando sul tavolo sono in ballo partite cruciali, a partire dal Mes che già generano fibrillazioni tra gli alleati e mentre sullo sfondo si affacciano gli appuntamenti elettorali del 2024.

La Lega, tramite il capogruppo Riccardo Molinari, ha invitato formalmente la ministra di Fratelli d’Italia a dare spiegazioni in Parlamento.

Invito al quale si è associato anche il vice presidente della Camera ed esponente di Forza Italia, Giorgio Mulè.

“É doveroso – hanno detto gli esponenti di Lega e Forza Italia con parole diverse ma identiche nella sostanza - che sia lei stessa a spiegare i contorni della vicenda affinché non ci siano dubbi. É giusto che chiarisca, in Parlamento o in tv, contribuendo ad eliminare qualunque possibile velo di incertezza”.

Una presa di posizione, quella dei partiti alleati di governo, resasi necessaria dopo il fuoco di fila mediatico e le richieste di dimissioni arrivate da Pd e 5 Stelle.

Anche la deputata cuneese Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Pd ha commentato: “In un Paese normale, in un caso come questo, le dimissioni non dovrebbero essere richieste ma presentate seduta stante”.

Per Fratelli d’Italia la vicenda invece è già chiusa dal momento in cui la ministra ha annunciato di aver sporto querela contro gli autori della trasmissione televisiva.

“Non c’è alcun nessuno – hanno tagliato corto da FdI – tra questa vicenda e l’attività di governo”.

Santanchè, dal canto suo si dice serena. Evoca, in qualche modo, le sue radici: “Sono tranquilla. Mio padre – spiega - mi ha insegnato che se non rubi non ti devi nascondere”.

La ministra può a buon diritto essere considerata “cuneese” anche se da parecchi anni ormai la sua attività imprenditoriale e politica si sviluppa tra Roma e Milano con frequenti puntate in Sardegna a trovare il suo amico e socio, cuneese come lei, Flavio Briatore.

A Cuneo Daniela ha un fratello, Massimo Garnero, anch’egli impegnato in politica, prima in Forza Italia ora in Fratelli d’Italia, partito di cui è capogruppo in Consiglio comunale.

Il suo nome viene indicato come uno dei probabili candidati al Consiglio regionale il prossimo anno nella lista cuneese di FdI.

Ricordiamo che non più di un mese fa la ministra è stata in visita alla sua città natale dove è stata accolta con tutti gli onori da dirigenti e amministratori del suo partito.

Giampaolo Testa

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