A Savigliano il mondo dell’edilizia è in subbuglio.
La variante al Piano regolatore generale comunale, adottata dal Consiglio comunale e pubblicata poco più di un mese fa (15 aprile) ha sollevato le rimostranze di un’ampia porzione degli addetti ai lavori.
È dei giorni scorsi la notizia che ben 33 professionisti, tra geometri, architetti e ingegneri operanti in città, hanno fatto pervenire, unitariamente, ben 24 osservazioni.
Ma cosa contestano gli operatori del comparto alle modifiche apportate dall’Amministrazione ?
A loro avviso, in primis, ci sarebbero errori in riferimento alla legislazione vigente e varie altre questioni che rischiano di portare il settore alla paralisi in un momento già di per sé complicato.
“La variante prevede una compensazione ambientale sproporzionata. Normalmente – spiega uno di loro – vengono richiesti pareri all’Arpa che non sono vincolanti, mentre ciò che prevede la nuova normativa rischia di far delocalizzare o bloccare gli investimenti delle aziende agricole. Inoltre, la modifica delle norme ambientali sulla permeabilizzazione dei suoli crea non pochi problemi a nuovi insediamenti industriali e residenziali e, paradossalmente, anche al nuovo ospedale in fase di realizzazione. Non va dimenticata – aggiunge - la norma sui sottotetti, che limita fortemente i piani di edificazione e quindi comporta un maggior utilizzo di suolo, una scelta politica opposta a quella in essere e che tutti auspicano di voler perseguire”.
Tra le osservazioni anche la contestazione alla cancellazione dell’unica “bretella” stradale “che poteva servire – spiegano i firmatari – a una grande azienda come la Monge per superare Savigliano senza passare da via Monasterolo con le conseguenze di traffico che si ben conoscono”.
Sempre in tema di viabilità, viene segnalata un’altra criticità.
"Il Piano regolatore – scrivono i 33 professionisti nel documento inviato in Comune - prevede, in prossimità del confine con il Comune di Genola, il raccordo con la circonvallazione in progetto di alleggerimento del traffico sul paese. Questa è indicata nella tavola del Piano Territoriale Provinciale come corridoio infrastrutturale ma non è prevista sul Piano Territoriale Regionale e neppure, paradossalmente, nel Piano regolatore generale comunale di Genola. Ora ci si chiede perché le proprietà ricadenti nel Comune di Savigliano, differentemente da quelle di Genola, siano pesantemente vincolate da detta ipotesi infrastrutturale tra cui la parrocchia di Sant’Andrea, che, per tale motivo, non riesce ad alienare un terreno di sua proprietà il cui ricavato è indispensabile per pagare il lavori di rifacimento della copertura dell’edificio religioso.
Pur consapevoli – annotano i firmatari - che detta circonvallazione presenta rilevanza sovracomunale, alla luce della particolare e paradossale situazione di una infrastruttura che si interrompe sul confine del Comune asservito, si domanda che venga valutata la sua eliminazione”.
Le 24 osservazioni, proposte da professionisti di vario orientamento, attendono ora risposte dall’Amministrazione del sindaco Antonello Portera, che ha mantenuto per sé, insieme ad altre, anche la delega all’Urbanistica.
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