Elezioni comunali, Bonaccini a Genova per Salis: “Unità della coalizione è condizione necessaria, chi ha messo veti alle regionali ha capito la lezione”

L’elogio della coalizione, mai così ampia in casa centrosinistra, ma anche qualche bordata a chi, alle regionali, con i propri veti ha chiuso le porte agli alleati meno graditi.
Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico ed europarlamentare, ha parlato al fianco di Silvia Salis da piazza Martinez prima della cena che lo vedrà sedere al tavolo con Giorgio Gori e Brando Benifei all’Arci di Struppa.

L’ex presidente della Regione Emilia-Romagna ha parlato di un’elezione di Genova che “conta molto” e “ha un valore politico molto importante anche perché arriva pochi mesi dopo le regionali” oltre a rappresentare la “possibilità di una bella rivincita per il Partito Democratico e per il centrosinistra”.

Bonaccini, commentando l’ampia squadra progressista genovese a sostegno di Salis, ha detto che “l’unità della coalizione non è condizione sufficiente per vincere, però è condizione necessaria” e non ha risparmiato qualche bordata a chi, alle regionali, aveva portato all’addio di alcuni alleati: “Senza veti e contro-veti avremmo vinto anche le regionali e chi li ha messi ha capito la lezione”.

“In Emilia-Romagna non c’era bisogno di fare la coalizione larga, abbiamo vinto di 20 punti, ma l’abbiamo voluta così perché era un modo per dimostrare che si può stare insieme anche con qualche idea differente - ha aggiunto - in Umbria il centrosinistra largo è stato decisivo per riconquistare dopo cinque anni la Regione, nelle Marche credo che correremo allo stesso modo per provare a strapparla. Il Partito Democratico è stato molto bravo qui a Genova perché ha saputo guardare a una candidatura civica, ha saputo allargare la coalizione a tutto il centrosinistra. Se vince qui sarebbe un ulteriore contributo a livello nazionale per dire che è possibile battere la destra”.