Si scrive AVEC, e si legge Alleanza Verde E Civica. Si tratta di un nuovo soggetto politico, nato da persone che hanno esperienza nella tematica ambientale. Tra i promotori c’è anche Roberto Cavallo, amministratore delegato di E.R.I.C.A. (Educazione Ricerca Informazione Comunicazione Ambientale), realtà nata nel 1996 ad Alba a seguito della tragica alluvione di due anni prima, che due anni prima colpì il Sud Piemonte, con l’obiettivo di occuparsi di ambiente, sia in termini di comunicazione che di supporto tecnico a enti pubblici e organismi privati.
E Roberto mette in campo la sua esperienza anche in chiave politica, forte del suo knowhow su tematiche quali la gestione dei rifiuti, la prevenzione dei rischi, il ciclo delle acque, l’energia, l’agricoltura biologica e la sostenibilità ambientale. E lo fa con altre persone quali Edo Ronchi, Monica Frassoni, Rossella Muroni, Danilo Bonato, con i quali ha fatto nascere AVEC dopo aver raccolto istanze ed elaborato un solido programma il 28 luglio scorso.
AVEC sta per Alleanza Verde E Civica: perché è nato questo progetto?
«Certamente un fatto è stato ed è tuttora evidente: nessuna forza politica ha affrontato, come ci saremmo auspicati, e come i fatti richiedono, il tema della crisi climatica, dell’accesso alle materie prime, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, dell’economia circolare, di una gestione sostenibile dell’acqua, della mobilità, dell’innovazione tecnologica applicata alla sostenibilità, della green economy, delle smart cities, del diritto ad un futuro sostenibile per le prossime generazioni. Per questo credo che il progetto di un nuovo soggetto politico che abbia al centro la sostenibilità non solo continui ad essere di estrema attualità, ma non è più eludibile.
Abbiamo così creato AVEC (Alleanza Verde E Civica), un nuovo soggetto politico che si basa su un progetto nato circa un anno e mezzo fa, dall’analisi della gestione dei fondi PNNR che riguardano la sostenibilità che ne rappresenta circa il 50%, e dei dibatti europei sui temi della sostenibilità e della politica agricola comunitaria, che rappresenta la prima voce di spesa della Unione Europea, pari al 37% dei fondi da elargire.
Tutto questo è collegato alla riflessione sulla crisi climatica, sociale (classi sempre più distanti) e ambientale, e, in Italia, non trova un interlocutore politico attuale che lo metta al centro, e soprattutto nel modo giusto che, per noi, si basa sul dialogo, sulle proposte, e non sul portare avanti le proteste che, seppur legittime, se non fondate su solide basi, non portano a soluzioni per il futuro».
Che cosa vuole essere AVEC?
«Noi nasciamo con una chiara volontà di governo, una scelta chiara che non include la strada “più facile” dell’appoggiare proteste figlie del malcontento. Questa via è legittima ma, e sono i fatti a dimostrarlo, non ha portato a nulla: basti vedere che i Verdi in Italia fanno fatica a raggiungere il 2% dei voti.
AVEC non è un altoparlante delle proteste ma vuole essere una voce politica che propone in chiave costruttiva e che vuole diventare riferimento per la transizione ecologica a livello locale, regionale a nazionale, nel continuo dialogo con i soggetti che si occupano di ambiente, e, di cascata, degli altri aspetti quali la società, l’economia, la cultura, perché c’è un collegamento tra tutti».
State muovendo i primi passi: quali sono le tappe?
«Siamo partiti anche da un’analisi reale delle esigenze e di quanto in Europa in tema ambientale sia parte integrante della società. A livello politico si sta lavorando bene in in Germania dove i Verdi amministrano due importanti ministeri ed attualmente hanno consensi per il 25% che li porta ad essere il secondo partito assoluto. Grande ascesa per questi partiti anche in Francia, Irlanda, Spagna, Portogallo.
Qui in Italia c’è l’esigenza di un soggetto politico forte perché, in base ai dati dell’Osservatorio Nazionale, soluzioni per le varie tematiche sopra citate vengono chieste dalle grandi associazioni industriali, artigiani, agricole.
Le nostre prime tappe raggiunte in questi due anni sono state quelle del confronto con il tessuto locale attivo a livello civico, tramite l’ascolto ed il dialogo alla pari in tutta Italia.
Abbiamo prima creato un’associazione con chiaro scopo di arrivare ad un soggetto politico futuro, l’attuale AVEC, in cui ora sono presenti alcuni soggetti e con cui sono gemellati anche partiti paneuropei.
Registriamo molto interesse sui vari territori e continueremo a fare dialogo aperto senza pregiudizi per tenere al centro i contenuti che ho detto prima, anche in vista dell’assemblea generale del 17 dicembre in cui nasceranno gli organi competenti per dare struttura al progetto. Abbiamo deciso di dare un contributo alle prossime, imminenti, elezioni regionali in Lazio e in Lombardia. In particolare, in Lombardia, abbiamo dato vita ad un manifesto insieme ad altre tre realtà».
Roberto Cavallo: in che modo ti stai impegnando sul territorio per AVEC?
«Io seguo gli aspetti di contenuto, ero nel direttivo nazionale dell’associazione, ed ora mi occupo di questo aspetto.
Non ho un’aspettiva precisa per ora. Vedremo dopo l’assemblea del 17 dicembre, prima scadenza per l’elezione degli organi, necessari e prioritari per dare maggiore struttura ad AVEC.
Il mio obiettivo è quello di dare vita all’assemblea regionale. Ad oggi abbiamo diversi gruppi in Piemonte, e l’intento è quello di consolidarne almeno una decina, e di questi, ne vorrei alcuni in zona albese e provincia di Cuneo.
Una volta creati i gruppi apriremo il dialogo con chi sul territorio si occupa di temi ambientali che, in generale, in passato sono stati divisivi, e che, invece, devono unire le persone perché stiamo parlando del futuro di tutti.
Noto un grande interesse da parte di giovani che sono stati i primi ad aderire: dobbiamo partire da loro per cercare di dare un’offerta credibile per le generazioni a venire. La vera politica è quella del dialogo che porta ad interessarsi del futuro del territorio: dobbiamo recuperare questo concetto, ben presente anche nelle tematiche ecologiche».
Politica | 05 novembre 2022, 12:13
L'albese Roberto Cavallo tra i fondatori di AVEC: "Necessario un soggetto politico con al centro le tematiche ambientali"
L'amministratore delegato di E.R.I.C.A. parla della situazione attuale e riflette su quanto il progetto Alleanza Verde E Civica potrà essere importante per la transizione ecologica: "Noi nasciamo con una chiara volontà di governo, una scelta chiara che non include la strada 'più facile' dell’appoggiare proteste figlie del malcontento"
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