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Politica | 04 luglio 2025, 11:16

Bucci fa sponda sulla diga di Genova e rilancia per gli aiuti di Stato alla blue economy: “Negli altri continenti ci sono, senza siamo penalizzati”

“Un euro di denaro pubblico genera da due a tre euro di investimenti privati”, così il presidente a margine del convegno Uilm ‘Mare, logistica, underwater, al centro del mercato c’è la Liguria’

Bucci fa sponda sulla diga di Genova e rilancia per gli aiuti di Stato alla blue economy: “Negli altri continenti ci sono, senza siamo penalizzati”

Una domanda, più che una risposta a quelle dei cronisti. Eppure dentro quella domanda “Quando facciamo una struttura come la diga, lo consideriamo un aiuto di Stato?” c’è tutto il senso del ragionamento di Marco Bucci. Il presidente della Regione Liguria, intervenuto al convegno ‘Mare, logistica, underwater, al centro del mercato c’è la Liguria’ organizzato dalla Uilm a Genova, ha scelto proprio la grande opera del porto come esempio per tornare su un tema che da settimane anima il dibattito politico e industriale: quello del sostegno pubblico alla cantieristica navale.
Un fronte su cui si era già espresso il viceministro Edoardo Rixi, e che Bucci ha rilanciato con forza, legando la questione alla competitività dell’Europa intera.
Negli altri continenti - ha detto il presidente - lo Stato aiuta questo tipo di industria. Se non lo facciamo anche noi, siamo penalizzati. Dobbiamo uniformare la situazione, non possiamo essere svantaggiati”.
Bucci ha parlato di “una grossa sfida” per il futuro, sottolineando come la blue economy non sia solo una promessa, ma una realtà che affonda le radici nel passato di Genova e della Liguria: “È stata il passato della regione e della città per più di mille anni, è il presente e sarà anche il futuro”.

Secondo Bucci, parlare di sostegni pubblici non significa alterare il mercato, ma accompagnare lo sviluppo: “Le sovvenzioni sono una cosa accettabile se inquadrate in un contesto di coerenza e crescita. Quando con la diga permettiamo l’ingresso delle grandi navi, non è forse un aiuto di Stato?”.
Il presidente ha poi insistito sul ruolo del pubblico come innesco dell’iniziativa privata: “Lo Stato e il pubblico fanno le infrastrutture, dopodiché il privato investe sulla base di quello che è stato fatto. Un euro di denaro pubblico genera da due a tre euro di investimenti privati. Sono d’accordo con il viceministro Rixi: dobbiamo essere competitivi”.
Sempre a margine del convegno di Uilm, Bucci è tornato a parlare anche del futuro delle aree ex Ilva (leggi il nostro speciale cliccando QUI) di Cornigliano: “Non possiamo dire niente, certamente è mia abitudine preparare anche piani B e piani C. Abbiamo parecchie strade aperte. Ho detto che Genova ha la possibilità di giocare un ruolo primario, che vuol dire investimenti, posto di lavoro, ricaduta del territorio e dare all’Italia l’acciaio di cui ha bisogno”.

Pietro Zampedroni

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