Resta complicata la situazione sotto il cielo del centrosinistra, dove – con la blindatura di Chiara Gribaudo, deputata uscente, probabile capolista sul collegio proporzionale Alessandria-Asti-Cuneo – spazi per new entry cuneesi non ce ne sono più.
Continua il pressing su Federico Borgna, ex sindaco di Cuneo e presidente uscente della Provincia.
Dalla segreteria nazionale, passando per quella regionale, arrivando a quella provinciale si vorrebbe candidarlo sul collegio uninominale del Senato Cuneo-Pinerolo-Carmagnola.
Appare però poco probabile che l’interessato si renda disponibile, trattandosi di un posto dove le chances sono minime per non dire nulle.
Se Borgna dirà di no – come tutto fa pensare – a scendere in campo in questo collegio potrebbe essere Mauro Calderoni, segretario provinciale del partito e sindaco di Saluzzo, disponibile ad una candidatura di servizio in vista di prossimi traguardi.
L’indicazione data da Cuneo alla segreteria regionale per il collegio camerale Cuneo-Mondovì-Saluzzo riguarda Luca Pione, segretario del circolo Pd di Mondovì.
Tuttavia, su questo collegio pesa ancora l’incognita di una possibile alleanza del Partito Democratico con Azione perché in questo caso il candidato potrebbe essere Enrico Costa.
La direzione provinciale del Pd – da quanto si apprende - avrebbe indicato i nomi di due donne per il proporzionale alla Camera, Bruna Sibille, ex sindaco di Bra ed ex assessore alla montagna e Ivana Borsotto, già candidata alle europee nel 2019.
Quest’ultima, gradita a tutte le componenti del partito e al centrosinistra in generale, avrebbe però già declinato l’invito in quanto presidente della Focsiv, la federazione che raggruppa varie organizzazioni internazionali non governative italiane di ispirazione cristiana, attive nel campo della solidarietà con i Paesi in via di sviluppo.
La situazione, nonostante il tempo stringa, resta dunque fluida dal momento che le coalizioni restano in buona parte ancora in fieri.
L’unica che può essere considerata pressochè certa è l’intesa tra Pd e Articolo Uno, ragion per cui uno dei tre posti considerati “sicuri” richiesti da questa forza politica di sinistra riguarda, sul “Piemonte 2”, il deputato uscente Federico Fornaro.
Elemento questo che restringe ulteriormente il campo per altre candidature cuneesi che non siano di mero… servizio.
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