Se già è difficile cercare di trovare le ragioni di questa surreale crisi di governo, ancor più lo è avventurarsi per provare anche solo a capire quali siano le posizioni e le intenzioni in casa 5 Stelle.
Singolare, ad esempio, l’atteggiamento della ministra carrucese alle Politiche giovanili Fabiana Dadone, la quale sostiene le ragioni di Conte ma ritiene che i ministri non necessariamente debbano dimettersi.
La sensazione – ma è più di una sensazione – è che si sia come in presenza di una maionese impazzita rispetto alla quale nessuno sa più come metterci mano.
Dadone, dai suoi esordi in politica, si è sempre barcamenata (con una certa quale abilità, le va riconosciuto) tra le varie “correnti” grilline (e nessuno obietti che non esistono!), affiancandosi, di volta in volta, a questo o quel capataz.
Si dice – con solide argomentazioni – che l’artefice delle sue fortune politiche sia stato il compagno di partito e presidente della Camera Roberto Fico.
L’essere suo mentore la terza carica dello Stato, le ha permesso di passare con disinvoltura da un governo all’altro senza soluzione di continuità.
Fabiana Dadone è considerata una grillina della prima ora: ciò le ha consentito – col cambio di premier tra Giuseppe Conte e Mario Draghi – di restare sempre e comunque al governo passando con disinvoltura dalla Pubblica amministrazione alle Politiche giovanili.
Inutile, in questo momento, cercare di conoscere il suo pensiero fosse anche solo tramite il suo profilo social, fino a ier l’altro iper attivo ma che sui temi della crisi in atto è stato silenziato.
Da un paio di giorni la ministra tace, nella speranza di riuscire a trovare - anche in questa circostanza - un centro di gravità che le permetta di salvare il salvabile.
Alcuni giornali la dipingono come “colomba”, rispetto ai “falchi” del suo partito che vorrebbero una rottura senza se e senza ma col premier Draghi.
Dadone resiste? Si dimette? Passa anche lei con Di Maio se e quando Conte deciderà di ritirare la delegazione ministeriale ?
La richiesta di ritiro – secondo quanto riferisce il Corriere della Sera – sarebbe già arrivata, ma tre ministri pentastellati, Stefano Patuanelli, Federico d’Incà e appunto Fabiana Dadone avrebbero risposto picche.
La ministra cuneese di lotta e di governo, è costretta, ancora una volta, ad affidarsi alle…stelle.
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