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Politica | 17 luglio 2022, 15:12

Cuneo, fatta la Giunta resta da fare l’opposizione

Centrodestra in dubbio se costituire un gruppo unico. Lauria intenzionato a lasciare il Consiglio comunale, ma forse non immediatamente. I Beni Comuni affinano linea e strategia. I più agguerriti si dimostrano al momento gli Indipendenti

Cuneo, fatta la Giunta resta da fare l’opposizione

Fino a qualche giorno fa – com’era nella logica delle cose – l’attenzione è stata tutta concentrata sulla composizione della giunta, mentre quella nei confronti dell’opposizione è passata in secondo piano. Ora, fatta la giunta - pur con tutte le fibrillazioni cui stiamo assistendo - , resta da capire che succederà nelle fila della minoranza.

In questi venti giorni dopo il voto gli unici a non fare mancare i loro giudizi (praticamente a ogni passaggio) sono stati gli Indipendenti di Giancarlo Boselli e Paolo Armellini.

Il centrodestra, dopo la sconfitta elettorale, appare ancora frastornato. Su cinque rappresentanti due sono espressione di un’unica famiglia, quella Civallero, visto che siederanno fianco a fianco papà Franco (candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Patrizia Manassero) e sua figlia Mavy (eletta nella formazione civica SiAmo Cuneo). Caso analogo, di familiari stretti, si era già verificato nel 2007 quando i Lauria, il figlio Beppe e il papà Enrico, erano stati per breve tempo insieme sugli scranni della minoranza.  

Due erano i consiglieri uscenti di Fratelli d’Italia, Massimo Garnero e Alberto Coggiola, e due sono gli attuali: Noemi Mallone e Massimo Garnero (riconfermato). Coggiola non si è ripresentato.

La Lega ha visto riconfermato l’uscente Valter Bongiovanni, perdendo un seggio rispetto al 2017.

Logica vorrebbe che venisse costituito un gruppo unico del centrodestra, con capogruppo il candidato sindaco Franco Civallero, ma non è scontato. Con tutta probabilità Fratelli d’Italia e Lega vorranno avere ciascuno un loro spazio. In quest’eventualità, i Civallero darebbero vita ad un gruppo consiliare a dimensione familiare.

Beppe Lauria ha annunciato, a ridosso dell’esito del voto, dopo il flop della sua coalizione formata da sei liste, che la sua presenza in municipio – iniziata oltre un quarto di secolo fa – è arrivata al capolinea. Pare, tuttavia, che le dimissioni non saranno immediate.

Interessante sarà anche capire quale sarà il comportamento della coalizione di sinistra guidata da Luciana Toselli, che manda in aula due esponenti di Beni Comuni, Ugo Sturlese e Nello Fierro, e un consigliere di Cuneo Mia, Claudio Bongiovanni. Si sussurra che a Patrizia Manassero – per ragioni di stima personale ma anche per valutazioni politiche – non sarebbe spiaciuto offrire la presidenza del Consiglio alla Toselli. L’operazione – timidamente accarezzata – non ha potuto essere perfezionata per via dei troppi pretendenti della sua coalizione.

Se ci fosse stato un coinvolgimento - per quanto limitato all’ambìto istituzionale - di una parte della minoranza, si sarebbe potuto scrivere un’altra storia. Forse non quella prospettata dall’ex presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Livio Berardo, ma comunque un’apertura nella direzione di quell’ “allargamento progressista”, auspicato nelle Agorà dalla deputata Pd Chiara Gribaudo.

A condurre un’opposizione a tutto tondo saranno i due Indipendenti, Boselli e Armellini. Entrambi, conoscendo bene la macchina amministrativa comunale, annunciano cinque anni intensi all’insegna del… “nessun dorma”.

Giampaolo Testa

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