Il Nazionale

Politica | 10 luglio 2022, 10:17

Cuneo, per la nuova Giunta si naviga a vista fra tanti scogli

Perdura il braccio di ferro tra Centro per Cuneo e Pd, mentre il capogruppo degli Indipendenti tira in ballo i protagonisti, Beppe Delfino e Mauro Calderoni, e invoca l’intervento della sindaca Patrizia Manassero

Cuneo, per la nuova Giunta si naviga a vista fra tanti scogli

Che il varo della nuova Giunta cuneese comportasse aspetti di complessità lo si sapeva.

Alla luce di quel che si sta delineando si deve constatare che la situazione è molto più complicata di quel che si potesse immaginare.

Il fine settimana denso di incontri – alcuni plenari, altri vis a vis tra Pd e Centro per Cuneo – non ha prodotto i risultati sperati.

Si sta riproponendo, quasi in fotocopia, la stessa situazione determinatasi in occasione della scelta del candidato sindaco.

Riunioni convocate, poi disdette all’ultimo minuto; altre saltate per mancanza di qualche interlocutore.

Una situazione che offre il destro al capogruppo degli Indipendenti, Giancarlo Boselli, di attaccare i due protagonisti del braccio di ferro in corso, Beppe Delfino, coordinatore e presidente della lista civica Centro per Cuneo e Mauro Calderoni, segretario provinciale del Partito Democratico e sindaco di Saluzzo. 

“Uno di matrice democristiana ora coordinatore della lista Cuneo Centro, l’altro di matrice comunista e ora segretario provinciale del PD. Entrambi praticoni della politica. Che c’entrano – si chiede retoricamente Boselli – l’amministratore delegato dell’Azienda dell’Acqua e il sindaco di Saluzzo con il nostro Comune?

Sono gli attori – scrive l’esponente della minoranza – di un accordo fatto prima delle elezioni che ha assegnato il sindaco al Pd e il vice più 4 assessori a Cuneo Centro. 

Ora tutti quelli che non ne sapevano niente battono i coperchi e due liste minacciano di dare il solo appoggio esterno alla Giunta, rimanendone fuori. 

Gli assessori devono essere comunicati nella seduta di Consiglio del 18 luglio, quindi per quella data la Giunta sarà nominata. 

Ma il problema a questo punto è istituzionale”.

Boselli chiama in causa Patrizia Manassero e i colleghi di maggioranza. 

“Signora Sindaca, signori consiglieri di maggioranza – dice – mettete fine a questa situazione imbarazzante che rischia di indebolire, giorno dopo giorno, non solo voi ma soprattutto le prerogative statutarie del Comune delle quali occorre avere rispetto”

Sin qui Boselli, che fa nulla più che il suo mestiere di oppositore, mentre gli altri colleghi di minoranza sembrano assistere indifferenti al travaglio in atto.

Da lunedì si entra nella terza settimana dopo il ballottaggio, quella decisiva, prima del Consiglio comunale che dovrà essere convocato entro lunedì 18 luglio.

Per quella data la sindaca, rimasta finora in silenzio, dovrà aver varato il suo esecutivo.

Se si esclude la parità di genere, che sembra essere stata definita e in linea di massima condivisa, sull’attribuzione degli assessorati e sull’assegnazione delle deleghe si naviga ancora a vista, fra tanti scogli.

GpT

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