È finito in consiglio comunale il caso della multa da 300 euro ai danni di un genovese che la scorsa settimana stava pranzando davanti alla statua di Rubattino a Caricamento. L'assessore Giorgio Viale, rispondendo alle interrogazioni dei consiglieri Stefano Giordano (M5S) e Enrico Pignone (Lista Crivello), ha smentito la ricostruzione dei giorni scorsi.
“Per fortuna ci sono i video, - ha detto Viale - si vede che questa persona nella realtà era con altre persone a mangiare sul monumento spargendo frittura per terra. Non so se in casa vostra è normale, per i nostri agenti non lo è. Giustamente gli agenti hanno contestato il regolamento, le altre persone si sono allontanate e non hanno ricevuto nessuna multa, mentre una persona ha avuto un atteggiamento molto poco collaborativo e polemico. Gli agenti hanno svolto il loro dovere”.
Viale ha poi invitato i consiglieri ad adoperarsi per modificare il regolamento della polizia municipale, definendo fantasie i presunti indirizzi del comandante Gianluca Giurato agli agenti a fare le multe.
“Io vi ricordo che gli agenti di polizia locale sono pubblici ufficiali tenuti al rispetto dei regolamenti che scrive il consiglio comunale. Se c'è un regolamento che impone determinati comportamenti, il modo migliore per un consigliere è cercare di farlo cambiare in consiglio e non scaricare le responsabilità sugli agenti che lavorano su strada. Se qualcuno vuole fare modifiche regolamentari si facciano sulla giusta sede”, ha detto Viale che ha ricordato come regolamenti simili ci siano anche in altre città, “Per esempio a Parma, dove l'allora giunta 5 Stelle nel 2013 aveva fatto un'ordinanza anti bivacco che prevede 500 euro di sanzione, tutte le città d'Italia hanno questa tipologia e d'altra parte i monumenti vanno tutelati”.
Pignone e Giordano hanno invitato l'amministrazione ad applicare il buonsenso: “Nel regolamento ci sono anche norme sulla stesa dei panni, ma non vedo vigili urbani con il metro a misurare quanto siano lunghe le lenzuola”, ha detto Giordano, che ha contestato la politica del Comune che oltre a modificare il regolamento, con un'ordinanza ha aumentato le multe nei confronti dei clochard: “Nel 2019, dopo due anni di applicazione dell'ordinanza, su 217 multe ne erano state pagate solo due, questo è il risultato dell'indirizzo politico falso e fallimentare dell'amministrazione che non ha permesso a Genova di essere una città più sicura e decorosa”, ha detto Giordano.
Secondo Pignone, “l'episodio della multa ha fatto emergere un atteggiamento da parte della polizia locale che ha esasperato i toni sulla qualità della vita. Questo va di pari passo con le truppe dei vigili in centro storico che mostrano la loro presenza, ma esercitano pressione su cittadini che, come in questo caso, possono essere accompagnati e informati che quello che fanno non sia consentito e far rientrare il problema che dal punto di vista mediatico non ha dato una buona immagine della Genova meravigliosa”.
Del caso si è parlato anche con l'interrogazione del consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo, che ha interrogato l'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi sulla possibilità di installare nuove panchine nelle piazze della città.
“Il Comune è zelante con le multe, - ha detto Pandolfo - ma non fornisce adeguati servizi sociali, multa un senzatetto che non ha alternative che utilizzare la strada come giaciglio, e i cittadini non hanno possibilità di un luogo dove sedersi. Abbiamo chiesto tante volte un assessore ai servizi sociali, ma qui chiedo di installare panchine nelle piazze che possono essere teatro delle multe per i cittadini che non hanno spazi di servizi in zone aggredite dalle automobili”.
“Ben vengano nuovi spazi, - la risposta di Piciocchi - da parte dell'amministrazione c'è la massima disponibilità a lavorare a interventi, nell'ambito di un piano condiviso con i municipi, per aumentare il benessere e la vivibilità della nostra città”.
Politica | 12 aprile 2022, 14:56
Multa per il pranzo davanti alla statua di Rubattino, il caso finisce in consiglio comunale, Viale: "I video smentiscono la ricostruzione uscita sui giornali"
“Per fortuna ci sono i video, si vede che questa persona nella realtà era con altre persone a mangiare sul monumento spargendo frittura per terra. Non so se in casa vostra è normale, per i nostri agenti non lo è"
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