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Politica | 29 maggio 2025, 15:00

“Non servono maxi progetti, ma risposte semplici e concrete”: Lorenzo Passadore vince in Media Val Bisagno e indica la strada della discontinuità

Il Municipio torna al centrosinistra, parla il neo presidente: “Skymetro scelta politica calata dall’alto a cui i tecnici hanno dovuto trovare per forza una soluzione progettuale”

“Non servono maxi progetti, ma risposte semplici e concrete”: Lorenzo Passadore vince in Media Val Bisagno e indica la strada della discontinuità

Il risultato delle urne parla chiaro, ma per Lorenzo Passadore, neo presidente del Municipio della Media Val Bisagno, “non è stato scontato”.
Il rappresentante locale della coalizione di centrosinistra che ha portato Silvia Salis a Palazzo Tursi, ha strappato il parlamentino al centrodestra con il 52,7%, pari a 11.190 voti.
Sapevamo tutti, anche se c’è chi lo ammette e chi no, che la Media Val Bisagno, dopo i due Municipi del Levante, era a rischio per il tema dello Skymetro su cui hanno provato a fare una sorta di referendum - commenta Passadore a pochi giorni dalla vittoria - mi fa piacere che i cittadini abbiano colto quali sono le competenze dei Municipi, che non hanno particolari poteri sui grandi progetti”.

Passadore aggiunge di aver puntato “sul ritorno dei Municipi a misura di quartiere, con capacità di ascolto”, in contrapposizione ai maxi progetti annunciati dalla controparte.

Inutile dire che lo Skymetro è stato l’argomento accentratore dell’attenzione dei residenti, da anni alle prese con una viabilità a singhiozzo e con i noti problemi di collegamento con il centro. Ma, per Passadore, le competenze del Municipio guardano in tutt’altra direzione: “Qualcuno ha provato a polarizzare il voto sullo Skymetro, lì si è incentrata la campagna elettorale anziché su quello che un Municipio deve fare come dare risposte semplici e concrete come la manutenzione ordinaria, la cura del verde, l’ascolto delle associazioni e delle realtà imprenditoriali”.

Il neo presidente definisce quella dello Skymetro “una scelta politica calata dall’alto a cui i tecnici hanno dovuto trovare per forza una soluzione progettuale” e poi si affida a una metafora efficace: “Non funziona così, la politica deve saper dire dei ‘sì’ e dei ‘no’, ma anche affidarsi a delle progettazioni serie. Di fronte a un problema reale che dovremo affrontare, di un trasporto efficace da Prato fino al centro. Abbiamo preso i Lego a martellate per incastrarli”.

Grandi opere a parte, la nuova amministrazione municipale concentrerà l’attenzione sulle piccole cose, quelle che maggiormente interessano i cittadini. Passadore lo dice chiaramente: “Abbiamo una costante attenzione all’ordinarietà senza grandi promesse, senza questa spettacolarizzazione di dover per forza inaugurare qualcosa. L’ordinaria amministrazione che dia risposte, che garantisca decoro basico ai nostri quartieri permette di ottimizzare le risorse e al Comune di pensare ai grandi progetti e ai grandi temi. Ho sposato a pieno la linea di voler riformare i Municipi per dare loro funzioni chiare e precise e le risorse per andarle a soddisfare”.

Ed è chiaro anche da cosa dovrà ripartire il Municipio: “Sono stati tre anni in cui all’opposizione ho sempre fatto interrogazioni o interpellanze per capire come si fosse portato avanti quello che avevo fatto da assessore. Ci sono cose in sospeso da tre anni. La mia prima preoccupazione sarà andare a vedere lo stato dell’arte dei fatti. Capire che situazione economica e organizzativa ci hanno lasciato e, purtroppo, ho già avuto esempi di cose che mi hanno lasciato con l’amaro in bocca. Ne parlerò a tempo debito”.

Pietro Zampedroni

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