Il Nazionale

Politica | 10 marzo 2022, 09:00

“Il Municipio di Chiasso condanni fermamente l'aggressione russa e la guerra”

Lo chiedono in un’interrogazione, i consiglieri Francesca Bernasconi Bedulli ed Antonia Boschetti, del gruppo US-I Verdi

“Il Municipio di Chiasso condanni fermamente l'aggressione russa e la guerra”

A meno di 1500 km di strada da noi è scoppiata una guerra. Decine e centinaia di persone stanno cercando di mettersi in salvo e abbandonare la regione di crisi.

L'Europa e la Svizzera non possono rimanere indifferenti di fronte alla necessità di queste persone di trovare un luogo sicuro per loro stesse e per le loro famiglie: dobbiamo garantire il diritto alla protezione della propria vita e quella dei propri cari. Il tema va affrontato con una soluzione coordinata a livello europeo che garantisca corridoi umanitari sicuri e legali attraverso l’Europa. Non va neppure dimenticata anche la situazione di migliaia di profughi che scappano da altre regioni in guerra e bloccati da mesi o anni al confine tra la Bielorussia e la Polonia”. Lo scrivono, in un’interrogazione i consiglieri  Francesca Bernasconi Bedulli ed Antonia Boschetti del gruppo US-I Verdi

Naturalmente, si tratta principalmente di un compito federale, che va poi coordinato con i cantoni, comuni, società civile e singoli cittadini per dimostrare concretamente tutta la nostra solidarietà.

Ciò nonostante – continuano le due esponenti del gruppo US-I Verdi -, il ruolo delle Città e dei Comuni è fondamentale disponendo di infrastrutture che potrebbero concretamente accogliere le persone in difficoltà e soprattutto essendo l’anello istituzionale più a diretto contatto i cittadini. Possiamo dare un segnale concreto ed essere promotori di una concreta azione di accoglienza e di solidarietà”.

Oltre ad invitare il Municipio a condannare fermamente l'aggressione russa e la guerra, le due chiedoni:

1.      II Municipio intende segnalare al Consiglio di Stato e al Consiglio Federale la propria preoccupazione rispetto alla situazione dei rifugiati in fuga dalla zona di guerra e la propria disponibilità a collaborare concretamente nell’accoglienza sul territorio comunale di persone in pericolo?

2.      In collaborazione con le disponibilità di accoglienza delle strutture federali e cantonali, il Municipio dispone di eventuali Opportunità logistiche da mettere a disposizione?

3.      Il Municipio è disposto a promuovere e coordinare tra la nostra cittadinanza l’eventuale accoglienza presso privati disponibili ad un gesto di solidarietà? Quali misure può mettere in campo per sostenere questi privati cittadini?

4.      Quante persone e famiglie il Municipio ritiene possano essere accolte nel nostro territorio?

5.      In che modo il Municipio può sostenere le organizzazioni che stanno raccogliendo materiale sanitario e di prima necessità da inviare nella zona di guerra?

Malgrado i termini previsti dalla Legge, visto il carattere urgente della tematica le due hanno invitato il Municipio a prendere posizione al più presto in merito a questa interrogazione.

CoSta

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