Il Nazionale

Politica | 04 marzo 2022, 16:00

"Nervi non si piega", domenica la manifestazione contro semaforo, spostamento del capolinea e nuovo supermercato

Anche i cittadini di Nervi, dopo quelli della Valbisagno, scendono in piazza contro gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale

"Nervi non si piega", domenica la manifestazione contro semaforo, spostamento del capolinea e nuovo supermercato

Anche i cittadini di Nervi, dopo quelli della Valbisagno, scendono in piazza contro gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale. In particolare, nel mirino sono finiti lo spostamento del capolinea del 15, su cui è già partita una petizione online e potrebbe partire un’altra raccolta firme, e il semaforo che genera lunghe code a levante nei fine settimana. L’appuntamento è per domenica 6 marzo.

Questi e altri provvedimenti sono elencati tra quelli che i manifestanti non vogliono:

"il taglio della linea 15 che si ferma a Quinto - il semaforo di Campostano che blocca tutto il quartiere per favorire il nuovo supermercato in viale Franchini - l'eterna coda di macchine in viale delle palme tutti i sabati e le domeniche - la chiusura dei parchi per mesi per allestire e disallestire Euroflora e il loro conseguente danneggiamento - una passeggiata a mare scorticata da Iren e lo scheletro della Marinella in bella vista - l'ennesima speculazione edilizia in via del Commercio - il decimo supermercato previsto in area Campostano: i 9 già presenti bastano ed avanzano!”.

E’ altrettanto lungo l’elenco di tutto ciò che i manifestanti rivendicano: 

“la piscina che già avevamo, senza ulteriore consumo di suolo - i 230 alberi abbattuti dalla tempesta nel 2016 che ancora non si vedono - un bus che arrivi di notte a Nervi - creuze pulite e restaurate - un mare pulito dove non sgocciolino perennemente le fogne a monte della passeggiata di Caprafico e del torrente Nervi - la rinaturalizzazione del torrente nervi al posto dei muri di cemento, intanto l'acqua viene comunque su dalle caditoie - l'acqua per i pompieri a Monte Moro e a Sant'Ilario per contrastare gli incendi - le aree ex agricole abbandonate trasformate in orti collettivi a km zero, - investimenti per la socialità e per il bene di Nervi e di tutta la città Vogliamo una Nervi bella, accogliente e rispettosa della sua storia”.

Francesco Li Noce

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