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Politica | 19 febbraio 2022, 10:57

Nuova rimessa Amt di via Bobbio, per dire no nasce il ‘Comitato via Vecchia’

In Media Val Bisagno ci si mobilita contro un progetto senza partecipazione e senza assemblee per discuterne, che prevede l’esproprio dei residenti in via Vecchia. Ci si interroga anche sull’amianto presente sui tetti

Nuova rimessa Amt di via Bobbio, per dire no nasce il ‘Comitato via Vecchia’

Una petizione contro la nuova rimessa Amt di via Bobbio. È appena stata lanciata sui social una petizione volta a bloccare il progetto della nuova rimessa Amt. “Nei prossimi mesi inizieranno i lavori per un nuovo progetto che riguarda la rimessa - si legge sul volantino del nascente comitato - A tale proposito chiediamo a tutti i cittadini della zona di aiutarci a creare un comitato: ‘Comitato di via Vecchia e strade limitrofe’, firmando i fogli che trovate presso il Bar Vecchia per cercare di bloccare questo progetto che prevede la demolizione dei palazzi dal civico 1 fino al civico 9 di via Vecchia e la creazione di un parcheggio enorme di interscambio con un aumento volumetrico della rimessa (15 metri di altezza in più dell’attuale) che porterà traffico e smog in tutto il quartiere. In tutti i tetti delle case, inoltre, c’è l’amianto e non sappiamo neanche come potranno mettere in sicurezza le persone quando demoliranno i palazzi e come faranno con le macerie. I politici che hanno deciso tutto questo si rifiutano di organizzare un’assemblea pubblica per confrontarsi con gli abitanti della zona. Creando il comitato speriamo di poter agire con più incisività, pertanto vi preghiamo di firmare numerosi il più presto possibile perché il tempo stringe. Oltre alla firma lasciate anche il vostro numero di cellulare così sarete aggiornati passo dopo passo. È importantissimo, aiutateci, non lasciateci soli a combattere”.

Il progetto Superbus-4 assi prevede la demolizione e ricostruzione della rimessa di Gavette e, successivamente, con la demolizione e la ricostruzione della storica rimessa di Amt di via Bobbio, a Staglieno, quest’ultima accompagnata dalla costruzione ex novo di 3 piani di parcheggio di interscambio per un totale di quasi 700 posti auto.

L’operazione rientra nell’ambito dei progetti finanziati con fondi Pnrr, finanziato dal Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) con l’obiettivo da parte dell’amministrazione genovese di una nuova mobilità sostenibile e del Pums cittadino che “si fonde con l’obiettivo dell’amministrazione - si legge sul sito del Comune - di procedere verso una graduale dismissione di tutti i mezzi pubblici a combustione attraverso nuovi mezzi di tecnologia avanzata completamente elettrici (In Motion Charging / Opportunity). Le rimesse di Gavette e Staglieno, oltre ad essere strumentalmente fondamentali, porteranno in dote al Municipio IV Media Val Bisagno anche un’importante riqualificazione dell’aree pubbliche, avendo previsto, tra le altre cose, sistemazioni a verde e strutture sportive che rientrano nell’ambito di tale progetto”.

In merito, tuttavia, ecco la richiesta per una commissione urgente sulla rimessa Montaldo, da parte di Cristina Lodi, consigliere comunale del Partito Democratico: “Non se ne può più”.

Chiosa Lodi: “Cadono progetti pesanti e impattanti sulla Media Val Bisagno che vanno a condizionare pesantemente (addirittura espropri) la vita delle persone senza alcun confronto con l’amministrazione municipale e il Consiglio Comunale. Il Municipio ha già chiesto più volte una assemblea pubblica ora che esiste un progetto tenuto peraltro molto nascosto. Ma cosa aspettano? Di espropriare le case e poi dirlo? Di iniziare i lavori? Ho chiesto una Commissione Consiliare urgente e spero che venga convocato un incontro pubblico con i cittadini. Forse bisognerà ritornare ai tempi in cui ci si incatenava in piazza? Mai vista una cosa del genere in termini di abbattimento di partecipazione e democrazia diffusa!”.

 

Rosa Cappato

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