Il Nazionale

Politica | 13 febbraio 2022, 11:53

Crisi nel centrodestra, Toti a muso duro con (gli ex?) alleati: "Se l'esperienza di governo è finita, l'unica strada è il voto"

"Se poi qualcuno stava meglio all’opposizione, senza nessuno che gli facesse ombra, lo dica"

Crisi nel centrodestra, Toti a muso duro con (gli ex?) alleati: "Se l'esperienza di governo è finita, l'unica strada è il voto"

Giovanni Toti interviene duramente sulla crisi del centrodestra e tramite i social risponde agli alleati con cui è in rotta da settimane. Il presidente della Regione non ha digerito l’ultimo incontro tra i leader di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con l’Italia, durante il quale si è parlato del futuro delle prossime amministrative.

Toti nel messaggio ha elencato cinque punti in cui rivendica l’azione di governo in Liguria, ricordando agli alleati che prima del 2015, anno della sua prima elezione, in quei territori vinceva la sinistra. La lettera del presidente della Regione termina con un messaggio chiaro: “Se qualcuno ritiene l’esperienza di governo finita già oggi, l’unica strada è il voto”. 

Leggendo i giornali, - scrive Toti - trovo retroscena e scenari sul futuro del centrodestra ligure che confondono piani diversi: presente e futuro, realtà e suggestioni. Una commistione tale da confondere chi volesse avere un quadro esatto della situazione, che provo a riepilogare qui sotto.

Primo: chi accusa la Lista Toti-Cambiamo, primo partito della Liguria, di voler rompere la coalizione che dal 2015 vince e governa la nostra Regione e le nostre principali città non solo sbaglia, ma lo fa in malafede. Noi siamo il fulcro e il primo partito di questa coalizione. E da sempre lavoriamo per salvaguardarla e semmai allargarla, mai ridurla o restringerla.

Secondo: la Lista Toti-Cambiamo ha già dichiarato, senza nessuna condizione, che appoggerà tutti i Sindaci della nostra coalizione che hanno governato con noi questi anni difficili. Non siamo noi, ma semmai altri a mettere in discussione alleanze e candidature. Per noi ‘squadra che vince non si cambia’. Anche perché dove i partiti hanno fatto più di una bizza, i cittadini non hanno apprezzato…

Terzo: prima della mia candidatura in Regione Liguria nel 2015 (e con la sola eccezione nel 2000 della vittoria di Sandro Biasotti) il centrodestra dei partiti in questi territori ha vinto davvero poco o niente. Grazie alla capacità di buon governo dimostrata in questi anni e alla disponibilità ad allargare a tanti soggetti la nostra squadra, il centrodestra oggi guida circa l’80% della Regione. Chi ha nostalgia del passato non lavora per la coalizione, ma per far tornare a vincere la sinistra. Se poi qualcuno stava meglio all’opposizione, senza nessuno che gli facesse ombra, lo dica.

Quarto: le alleanze con cui ogni Sindaco deciderà di correre alle amministrative dipendono dal Sindaco stesso: noi a differenza di altri non poniamo veti, ma neppure imponiamo nulla. Ogni primo cittadino avrà il nostro appoggio a prescindere dalle sue scelte, sulla base del programma e dell’esperienza politica di questi anni.

Quinto e ultimo: se qualcuno per interesse di partito o proprio, per gelosia personale o rivalità, per conquistarsi un po’ di visibilità ritiene di anteporre le proprie ragioni di parte o di partito a quelle collettive sbaglia per sé ma sbaglia soprattutto per i liguri che hanno scelto il nostro governo. Un impegno che noi non tradiremo mai e che mi vedrà portare avanti questo progetto fino al 2025, anno in cui la parola tornerà agli elettori in Regione. E magari anche oltre.

A meno che qualcuno non ritenga questa esperienza finita già oggi, e in questo caso il voto è l’unica e immediata strada.

Buona domenica, di lavoro per una Liguria migliore”.

Francesco Li Noce

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