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Politica | 08 febbraio 2022, 11:24

Figli coppie gay, dal tribunale stop al doppio cognome. Lo Russo: "Ci costituiamo in giudizio" [VIDEO]

Il sindaco: "Rivendichiamo con forza la posizione della città". Rosatelli: "Atto di giustizia per il diritto dei bambini"

Figli coppie gay, dal tribunale stop al doppio cognome. Lo Russo: "Ci costituiamo in giudizio" [VIDEO]

Il Comune di Torino si costituisce in giudizio, contro il decreto del Tribunale, che ha rigettato la richiesta di attribuzione del doppio cognome al figlio di una coppia di due madri. Ad annunciarlo il sindaco Stefano Lo Russo, che spiega: "Il 18 febbraio è fissata l'udienza in Corte d'Appello: questa mattina, con una delibera, abbiamo dato mandato all'avvocatura per difendere la legittimità amministrativa dell'operato".

"Atto di stato civile ritenuto illegittimo" 

La causa nasce perché Palazzo Civico ha iscritto nel proprio registro anagrafico il figlio di due madri, che hanno poi chiesto l'attribuzione del doppio cognome al tribunale. Un'istanza che è stata rifiutata, come ha spiegato l'assessore Jacopo Rosatelli, perché  "l’atto di stato civile fatto dal Comune è illegittimo".

"Legittimo iscrivere figlio di coppia omogenitoriale"

"Come Città - ha proseguito - difendiamo le ragioni del nostro operato. Per noi è legittimo iscrivere il figlio di una coppia omogenitoriale come figlio di quella coppia e quindi speriamo di convincere la Corte d’Appello del fatto che questo atto amministrativo sia giusto". "Se ci darà ragione - ha aggiunto - sarà un fatto giuridico e politico molto rilevante. Le nostre convinzioni vanno al di là e sul piano politico continueremo la nostra battaglia". 

Torino prima Città in Italia a trascrivere all'anagrafe i figli di coppie omogenitoriali 

Torino, nel 2018 con l'amministrazione Appendino, era stata la prima città in Italia a trascrivere all'ufficio dello stato civile dell'anagrafe i figli di tre coppie omogenitoriali. Tra di loro anche Niccolò Pietro, figlio dell'attuale assessore alla mobilità Chiara Foglietta e Micaela Ghisleni, primo bimbo in Italia riconosciuto dalla nascita con due mamme. In questi anni sono stati iscritti ai registri anagrafici 79 bambini figli di genitori dello stesso sesso.

Lo Russo: "Tutto scaricato sui sindaci. Parlamento legiferi" 

"Non avendo una legge - ha attaccato Lo Russo - tutto è stato scaricato sui sindaci e sui tribunali: questo produce differenze inaccettabili dei dirittiIl Parlamento deve prendere in mano la questione e dare un quadro legislativo di certezza che garantisca i diritti di tutti i bambini e le bambine del Paese. È intollerabile che nel 2022 non vi sia ancora una legge che chiarisca la possibilità della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali”.

Cinzia Gatti

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