Dal 15 febbraio per i lavoratori pubblici e privati, con 50 anni di età sarà, necessario esibire il super green pass, che si ottiene se si ha avuto il covid-19 oppure se si è preso parte alla campagna vaccinale, per l’accesso ai luoghi dove si svolge il servizio.
Le conseguenze, per chi non si atterrà all’obbligo, rimangono le stesse fino ad ora adottate per l’accesso con green pass base: niente stipendio, ma conservazione del posto di lavoro. Rimangono esclusi i casi di accertata esenzione per motivi di salute, in relazioni a specifiche condizioni cliniche documentate.
Un misura questa varata dal Governo che se da un lato mira a contenere i contagi da Covid-19 e a incentivare il vaccino, dall'altro rischia di mandare in crisi, soprattutto in piccole realtà territoriali, la macchina amministrativa.
Da quanto trapela, dati ufficiali al momento non possono essere resi noti per non violare la privacy dei dipendenti, non si dovrebbero registrare criticità al comune di Imperia dove su 270 dipendenti circa, nessuno ad oggi risulta essere sospeso e quindi il personale si reca sul posto di lavoro mostrando il green pass che ad oggi può essere ottenuto attraverso l'effettuazione del tampone o il vaccino.
Stesso scenario a Diano Marina mentre a San Lorenzo al Mare a 'rischio' sospensione c'è solo un dipendente qualora decida di non ricevere il vaccino anti-covid. A Cervo invece, da quanto risulta, gli 11 dipendenti sono tutti vaccinati e quindi saranno in regola con le nuove misure governative.
Incognita invece, a San Bartolomeo al Mare dove alcuni dipendenti potrebbero rischiare lo stop dal servizio e dello stipendio. Nell'ottobre scorso il sindaco Valerio Urso, in seguito all'introduzione dell'obbligo del green pass base per i dipendenti pubblici, aveva denunciato quanto stava accadendo in Comune dove si registrarono "in media il 30% di assenze, in alcuni settori arriviamo anche al 70%. Questo comporta che alcuni uffici non sono in grado di andare avanti, le pratiche rallentano, non si può ricevere: ne conseguono disservizi alla cittadinanza(..)Senza obbligo vaccinale e con il Green Pass - aveva evidenziato il primo cittadino - le persone si mettono in malattia e non si presentano. Non sono vaccinate, risparmiano il costo dei tamponi e sono ugualmente tutelate. Il problema è che tutta la squadra si ferma. Mi auguro che presto venga introdotto l'obbligo vaccinale per i dipendenti statali. Qui da noi arrivano certificati di malattia uno dopo l'altro, peraltro in modo scientifico, entra uno e esce l'altro".
A queste parole era arrivata la dura replica di alcuni dipendenti i quali in una nota scrissero che le dichiarazioni del sindaco "relative alle assenze sono del tutto fuorvianti per la loro infondatezza, considerato che la totalità delle assenze non può essere ricondotta alla sola malattia" e che "nello specifico, come si può facilmente evincere dalla documentazione agli atti, in riferimento agli ultimi quindici giorni il personale godeva di ferie (la cui fruizione, tra l’altro, è stata sollecitata dal Segretario comunale) e-o di permessi giornalieri legittimamente autorizzati, aderiva a sciopero intercategoriale regolarmente comunicato e, solo in via marginale, fruiva di malattia (peraltro nella maggior parte dei casi si tratta di seri e prolungati problemi di salute che si protraevano già da settimane precedenti)”.
Adesso, però è stato introdotto l'obbligo vaccinale e di conseguenza il tampone non basta più quindi, tranne specifici casi gravi e giustificati, la sospensione sarà immediata.
Commenti