Il Nazionale

Politica | 04 gennaio 2022, 13:22

Boni alla guida del Ciss di Pinerolo: “Un mandato nel segno dell’ascolto”

La nuova presidente intende potenziare lo spirito di consorzio e favorire la collaborazione a diversi livelli

Boni alla guida del Ciss di Pinerolo: “Un mandato nel segno dell’ascolto”

Dei problemi sociali se ne occupa da tempo in veste di volontaria e lo ha fatto anche come assessore della Giunta Buttiero, affrontando tra gli altri temi il problema dell’emergenza abitativa seguita alla crisi economica del 2008. Da qualche giorno Agnese Boni, ex insegnante di 71 anni, è diventata, per i prossimi 4 anni, presidente del Ciss, il Consorzio socio-assistenziale del Pinerolese.

L’assemblea dei sindaci l’ha eletta all’unanimità il 28 dicembre, al suo fianco riconfermati come consiglieri l’ex sindaco di Bibiana Pier Giorgio Crema e il vicesindaco di Buriasco Alice Battisti. Per assumere il ruolo si è svincolata dagli impegni all’interno del Pd di Pinerolo e dagli incarichi nelle realtà di volontariato ‘Rete casa’ e ‘Un riparo per il fratello’.

Boni prende il posto di Luciano Abate, il primo cittadino di Vigone scomparso a settembre per complicanze legate al Covid. E il primo pensiero va proprio a lui e al suo impegno per il sociale: “Era una persona splendida. Vorrei avere il suo equilibrio, che gli consentiva di arrivare a una progettazione condivisa”.

Già il giorno dopo la sua nomina, la nuova presidente si è presentata negli uffici di via Montebello per avere un quadro della situazione: “È necessario per me capire cosa è cambiato, da quando facevo l’assessore, e soprattutto capire le conseguenze che questi due anni di pandemia stanno avendo sul fronte delle problematiche sociali, perché ci sono persone che si sono trovate dall’oggi al domani in seria difficoltà”.

Boni si è data un metodo, che si poggia su dei verbi. Il primo è ‘ascoltare’: “Ascoltare non vuol dire solo sentire, ma connettersi con le persone. Dagli operatori del Ciss al personale Asl, passando per gli amministratori locali, per capire meglio i problemi”. Parallelamente vuole promuovere la capacità di ascoltarsi a vicenda, perché si arrivi a un percorso di condivisione. ‘Condividere’ infatti è un altro verbo guida: “Il medesimo problema può essere di più Comuni, anche se a livelli diversi. Ma è importante metterlo a fuoco per attivare politiche territoriali”. Infine si passa a ‘progettare’ e ‘programmare’: “Con particolare attenzione ai fondi del Pnrr a cui si può puntare se si fanno proposte territoriali convincenti”.

Nel complesso, Boni vede il suo ruolo come quello di un facilitatore e di un motivatore. Sul tavolo non ci saranno solo questioni legate al disagio sociale, ma anche la partita della nuova sede. Gli spazi di via Montebello non sono adeguati e il Comune vuole trasferire i servizi del Ciss davanti alla biblioteca, dove un tempo c’era il Sumi.

Marco Bertello

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