Un motorino, parcheggiato in un garage per quasi venticinque anni, potrebbe essere la prova regina per inchiodare Annalucia Cecere, la donna residente a Boves sospettata ed indagata per l’omicidio di Nada Cella, uccisa a Chiavari il 6 maggio del 1996 a soli 25 anni.
Lo scooter è stato sequestrato oggi pomeriggio - lunedì 8 novembre - e portato dagli investigatori nel deposito di Beinette.
Nonostante il tempo trascorso, gli inquirenti sperano di trovare su quel motorino delle prove -come per esempio delle tracce di sangue della vittima -, così da avvalorare l’accusa di omicidio nei confronti della ex insegnante originaria della Liguria e trasferitasi a Boves proprio alcuni giorni dopo l’efferata uccisione della giovane di Chiavari.
Gli stessi inquirenti si sono stupiti di aver ritrovato quel motorino in casa della sospettata, lo stesso che la giovane Annalucia Cecere guidava da ragazza e che una testimone, ascoltata subito dopo il delitto come persona informata sui fatti, avrebbe raccontato di aver visto nei paraggi dello stabile dove si trova l’ufficio del commercialista Soracco, dove Nada Cella lavorava come segretaria. Gli inquirenti identificarono due persone che avevano quel particolare scooter e una di queste era proprio Annalucia Cecere.
La svolta delle indagini potrebbe proprio arrivare da quel motorino custodito come un cimelio per così tanti anni e che presto sarà analizzato con il luminol per verificare se ci sono tracce di sangue o di altri reperti biologici che in qualche modo fissino la figura di Annalucia Cecere sulla scena del crimine.
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