Tra incudine e martello. Non è una posizione facile quella del M5s a Torino: dopo cinque anni infatti, i pentastellati non solo non governeranno la città, ma dovranno decidere se votare per Stefano Lo Russo, Paolo Damilano. O, ovviamente, astenersi.
Dilemma pentastellato
Un dilemma di difficile soluzione, sia per i consiglieri grillini che per quel 9% di elettori (28.785 persone) che nel primo turno hanno votato per il M5s e i Verdi. Da una parte, infatti, c'è Paolo Damilano, candidato civico, appoggiato però da partiti nazionalisti, con qualche consigliere “nostalgico” in squadra. Dall’altro lato della barricata quello Stefano Lo Russo che per cinque anni ha sparato bordate sul Movimento, che ha firmato un documento in cui si impegna a non allearsi con qualsiasi pentastellato e che nelle ultime ore non ha riconosciuto i meriti di Chiara Appendino e della sua amministrazione nell’assegnazione degli Eurovision a Torino.
Sganga al voto ma senza indicazioni. Russi: “Potrebbero rendere nota la Giunta”
Come si comporteranno quindi i consiglieri grillini al ballottaggio? Forniranno o no indicazioni all’elettorato? Da questa decisione, di fatto, potrebbe dipendere l’esito del secondo turno. “Voterò e inviterò ad andare a votare” afferma Valentina Sganga, candidata sindaca. L’ormai ex capogruppo del M5s, però, non sembra per il momento voler prendere una posizione netta: “Non mi sento di dare indicazioni: i nostri elettori faranno le valutazioni che meglio credono”. Una posizione simile a quella di Andrea Russi: “Andrò a votare, ma non sosterrò nessuno dei due candidati: “Non potrei mai votare chi, da una parte, propone un progetto politico che va in direzione opposta a quello che abbiamo portato avanti in cinque anni. Ma dall'altra parte non potrei mai e poi mai sostenere Lo Russo”. “In ogni caso - prosegue il neo eletto consigliere grillino - credo che dovrebbero almeno dire chi metterebbero in Giunta: lo facessero, sulla base degli assessori potrei cambiare idea”.
Incerti, pro Lo Russo o Damilano: la situazione
Quel che è certo è che tra i consiglieri grillini vi è un’evidente spaccatura, che evidenzia quanto variegate siano le anime all’interno dello stesso movimento. Daniela Albano e Maura Paoli voteranno Stefano Lo Russo. Una decisione annunciata e motivata con la paura che a Torino possa governare la destra “dura e pura”. Chi invece voterà Paolo Damilano è Barbara Azzarà mentre Carlotta Tevere, pur non sciogliendo del tutto le riserve, ammette: “Andrò al seggio e sicuramente non voterò Lo Russo: Questo non significa necessariamente che voterò Damilano”.
Indecisa fino all’ultimo Serena Imbesi: “Difficile scegliere due persone molto simili, ma andrò a votare”. Posizioni simili tra Marco Chessa e Federico Mensio, che stanno ancora valutando se partecipare come elettori al ballottaggio. Il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari, invece, non ha dubbi: “Andrò a votare, fosse anche una scheda bianca ma andrò”. Andranno al mare o comunque rimarranno a casa, Antonio Fornari e Chiara Giacosa.
Con Lo Russo tre consiglieri del M5s in Consiglio, con Damilano 2
Impossibile non ricordare che in caso di vittoria di Stefano Lo Russo, il M5s porterebbe in Consiglio comunale tre consiglieri (Sganga, Russi, Castiglione), mentre se a trionfare dovesse essere Damilano, i posti in Sala Rossa diventerebbero solo due (Sganga e Russi).
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