Mara Carfagna getta benzina su una campagna elettorale che, a poco più di una settimana dal ballottaggio, sembra improvvisamente accendersi. A Torino per sostenere Paolo Damilano, il ministro alla Coesione territoriale ha attaccato il centrosinistra e i Cinque Stelle. Un assist ripreso dallo stesso candidato del centrodestra, che ha ammesso: “Oggi finalmente capiamo come sono organizzati gli avversari: l’ex vicesindaco Montanari, quello contrario al salone dell’Auto, ha fatto un endorsement al centrosinistra”.
"Un candidato credibile contro uno espressione di un apparato politico"
Il ministro Carfagna, dal canto suo, ha speso parole al miele per Damilano, puntando invece il dito contro Stefano Lo Russo: “Damilano è un candidato sindaco che viene dal mondo dell’impresa, padrone di se stesso perché civico. Dall’altra parte c’è un candidato (Lo Russo, ndr) espressione di un apparato politico che vuole prendersi una rivincita personale blandendo gli elettori grillini ridicolizzati fino a poco tempo fa”.
“Damilano è invece un candidato solido, credibile e affidabile. Ha un progetto e una visione per questa città che si fonda sulla sicurezza, l’inclusione sociale, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie, lo sport, la cultura, sull’attrazione degli investimenti. Un progetto per una città seria, che ha bisogno di tornare alla normalità” ha proseguito il ministro, vicina al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, al coordinatore regionale di Forza Italia Paolo Zangrillo e all’assessore al Bilancio Andrea Tronzano.
"Serve serietà, dopo l'ondata populista"
Carfagna, in un luogo simbolico come piazza Bengasi, ha attaccato poi il M5s: “Torino è città che ha bisogno di serietà, dopo l’ondata populista. Un’ubriacatura populista. Torino ha un’anima operosa, laboriosa, liberale, moderata, nemica degli estremismi. Il Governo Draghi ha fatto riscoprire il valore della competenza disprezzato in questi anni. Uno non vale uno e il presidente lo sta dimostrando”.
Al di là delle valutazioni del ministro però, il primo turno ha consegnato un risultato netto: la coalizione di centrodestra in svantaggio di circa cinque punti percentuali rispetto a quella del centrosinistra: “Come si colma questo gap? Con una campagna porta a porta, quartiere per quartiere. Quando si ha un candidato come Damilano, questo è il modo migliore: se i cittadini lo conoscono, hanno modo di apprezzarne la solidità. L’invito è a fare una campagna intensa, con i partiti che lo sostengono”.
"Forza Italia centrale nella coalizione"
Inevitabile poi una riflessione sul ruolo svolto dai partiti, in particolare quello di appartenenza del ministro, Forza Italia: “Il partito di Berlusconi un buon risultato, se si fa il confronto con la tornata elettorale precedente. Si può migliorare, quello è il nostro obiettivo: riconquistare un ruolo centrale all’interno della coalizione”.
“Il centrodestra liberale, moderato, europeista e garantista vince”, ha concluso Carfagna.
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