Dopo Embraco, è la visita di Matteo Salvini ad accendere lo scontro tra Paolo Damilano, Stefano Lo Russo e Valentina Sganga. I tre principali candidati sindaci di Torino sono intervenuti all'ora di pranzo al dibattito organizzato dal quotidiano La Stampa, moderato dal direttore Massimo Giannini.
E il numero 1 della coalizione di centrosinistra Lo Russo ha tirato una stoccata all'imprenditore, che ieri non era presente al comizio di Salvini in corso Palermo. Damilano era impegnato alla stessa ora in un dibattito da Combo con il sindaco di Genova Marco Bucci, ma più di uno ha giudicato la sua assenza strategica, alla luce anche dello scandalo “Morisi” che ha travolto il Carroccio.
"Salvini - ha osservato Lo Russo - è venuto due volte, non ho capito perché c’era Damilano con lui". A rincarare Sganga, che ha sottolineato: "E’ inaccettabile la propaganda fatta ieri da Matteo Salvini in Barriera: durante il mandato abbiamo superato un campo rom in quel quartiere, che era lì da 20 anni senza invocare ruspe, con un progetto di ricollocamento delle persone. La Lega fa propaganda, ma nei fatti è carente".
"Non è accettabile - ha replicato il candidato sindaco del centrodestra - che i torinesi abbiano paura a camminare per le strade della città. Noi siamo una lista civica. La politica sta facendo la sua campagna elettorale: loro hanno i loro momenti, noi abbiamo i nostri. Il fatto che Salvini fa comizi e non ci sono io non è un problema. La cosa importante è che i partiti si siano uniti al nostro programma".
"E’ un’evidente contraddizione politica: se non ci fossero Lega e Fratelli d’Italia, che fanno un approccio ruspa-ronda, mi sembra più che evidente che non saremo qui", ha ribattuto Lo Russo.
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