“Favorire politiche finalizzate alla fusione dei Comuni, che miri a rafforzare quella coesione territoriale che da sempre il Pinerolese ricerca”. Questa è la proposta che il sindaco Luca Salvai (M5S) ha lanciato nei giorni scorsi a margine di un elenco di 10 punti, che verrà inserito nel suo programma elettorale per le votazioni del 3 e 4 ottobre. La proposta ha subito acceso la discussione con la Lega che è stata il primo partito a schierarsi apertamente contro.
“L’ho messo a margine dei miei punti perché voglio chiedere agli altri Comuni di ragionare su questa opportunità, poi saranno loro a decidere – entra nel merito Salvai –. La fusione tra Saluzzo e Castellar ha portato nelle casse 1,8 milioni di euro e inoltre, guardando al Pinerolese, avere meno Comuni aiuterebbe sotto il profilo burocratico: una cosa, per esempio, è fare 47 piani finanziari per la raccolta rifiuti e una è farne 30”.
La sua proposta è subito stata stroncata dalla Lega, per bocca dell’onorevole Gualtiero Caffaratto. Una bocciatura sposata anche dal candidato sindaco del centrodestra Giuseppino Berti. “Qualcuno, evidentemente, si diverte a giocare con le carte geografiche facendo credere che lo fa per una migliore gestione territoriale, fregandosene del fatto che questo andrebbe a cancellare una parte della nostra identità, della nostra storia, delle nostre tradizioni – tuona la Lega –. D’accordo con la necessità che Pinerolo debba avere un ruolo centrale e che debba diventare seriamente capofila nel territorio, giustissimo anche fare squadra con i comuni contermini ma sarebbe assolutamente sbagliato fondere realtà diverse tra loro, borghi con priorità ed esigenze differenti”.
Duro anche Giuseppe Spidalieri (Progetto per Pinerolo e Pinerolo Trasparente): “Sono fermamente contrario a strampalate dichiarazioni di fusione o accorpamento dei Comuni. Boutade che creano apprensione nelle popolazioni dei municipi che hanno nel loro sindaco, nella giunta e nei consiglieri riferimenti concreti in grado di dare risposte. Quando affermo con forza che Pinerolo deve tornare ad essere con orgoglio e determinazione la locomotiva delle valli, intendo una grande città che sa fare rete, con un sindaco capace di fare rete e dialogare con i colleghi”.
Critica anche Silvia Lorenzino (centrosinistra): “Pinerolo, come Comune più grande, deve favorire il dialogo e la collaborazione tra i Comuni del Pinerolese per aumentare la coesione, ma non deve imporre delle scelte. Anzi deve aiutare gli altri a realizzare le politiche che intendono mettere in campo”.
Pure Marco Gaido (Obiettivo Pinerolo) ritiene la proposta fuori luogo: “Nel nostro programma non abbiamo ragionato di fusione dei Comuni, bensì di come favorire la collaborazione e fare da città capofila senza imporsi sugli altri”.
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