"Tutto quello che vedete un giorno sarà vostro e lo prenderemo con le schede elettorali": con lo sguardo rivolto a Palazzo Civico, il candidato sindaco della sinistra 'alternativa' Angelo D'Orsi rilancia la corsa alla poltrona più ambita di Torino. Ad affiancarlo i membri della lista unitaria Sinistra in Comune, formata da Rifondazione Comunista, DemA Democrazia e Autonomia e Sinistra Anticapitalista.
La promessa è quella di occuparsi delle fasce più deboli della popolazione: "Colmeremo - annuncia - il fossato medievale tra la città dei ricchi e quella di chi ricco non è, per le classi subalterne, per le persone che al di fuori della ztl vivono, lavorano e soffrono. Dobbiamo opporci agli slogan e dare voce alle persone che sono lontane dalla politica per disinteresse o per mancanza di diritti, le riforme non sono alternative alla rivoluzione".
Fulcro del programma sarà il potenziamento della macchina comunale: "Diciamo no - afferma il segretario provinciale di Rifondazione Ezio Locatelli - allo smantellamento dei servizi avvenuto negli ultimi anni in favore degli interessi privati: meno 40% nel personale, 30% nella scuola, 30% nella spesa sociale, 40% nei trasporti e 52% nella cultura. Dobbiamo rilanciare gli investimenti pubblici e assumere, maggior organico significa maggiori servizi e diritti".
A questo si somma la richiesta di rivedere alcune norme a livello nazionale: "La carenza di personale - aggiunge Deborah Montalbano di DemA - non può essere compensata dai contratti a tempo determinato e dalle agenzie interinali: dobbiamo mettere in discussione il debito pubblico, chiedendo di rivedere il patto di stabilità con la concessione di deroghe; l'obiettivo è quello di lavorare per il bene della cittadinanza".
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