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Eventi e Turismo | 29 aprile 2021, 17:57

Primo maggio senza corteo: una festa per celebrare un lavoro mai così in difficoltà

Piazza "virtuale" e megaschermo in piazza San Carlo al posto della manifestazione. Cgil, Cisl e Uil: "Il vero pericolo quando finirà il divieto di licenziamento. Bisogna riformare gli ammortizzatori sociali e sfruttare l'occasione dei fondi Ue"

Primo maggio senza corteo: una festa per celebrare un lavoro mai così in difficoltà

Torino si prepara a un altro Primo Maggio diverso dal solito, senza corteo, per una situazione pandemica che - più degli eventi - ha stravolto tutto il mondo del lavoro, anche se per ora sono stati gli ammortizzatori sociali a placare gli effetti peggiori.

Come per il 2020, anche il 2021 si trova a celebrare la Festa dei Lavoratori in maniera ridotta, anche se per assurdo mai come in questo momento il tema dell'occupazione è sotto i riflettori, con tutti i rischi connessi al momento in cui cadrà il divieto per legge di licenziare. Una diretta facebook a partire dalle 9.45 e un megaschermo in piazza San Carlo saranno il modo per raccontare alla platea più ampia possibile una formula necessariamente ridotta.

Nella piazza "virtuale" sui tre profili di Cgil Cisl e Uil di Torino sarà trasmessa la cerimonia che si terrà in Sala Carpanini, negli spazi del Comune di Torino, alla presenza anche della sindaca, Chiara Appendino, dell'arcivescovo Cesare Nosiglia e di un esponente della Regione.

"Una situazione che si cura con il lavoro"

"L'Italia si cura con il lavoro, lo dice il nostro slogan, proprio nelle ore in cui si piangono altri due morti mentre svolgevano la loro attività - dice Enrica Valfrè, segretaria di Cgil Torino - Ma anche la campagna vaccinale deve accelerare, perché è difficile pensare di festeggiare quando le stesse piazze e strade non sono ancora completamente agibili".

Il vero dramma potrebbe essere quello dei posti di lavoro a rischio. "Bisogna riformare gli ammortizzatori sociali - continua Valfrè - perché le difficoltà c'erano già prima, come abbiamo voluto dire lanciando la Vertenza Torino. Bisogna investire in innovazione, in tutti i campi, ma difendendo anche i diritti delle persone. Bisogna preservare il lavoro che c'è e crearne di nuovo e di buono. In sicurezza. Perché la pandemia ci ha svelato quanto lavoro sommerso e irregolare esisteva già nella nostra città".

Crisi ma anche motivi di speranza

"Il nostro Primo maggio vuole essere un primo maggio di speranza e di ripresa, confidando nella campagna vaccinale - aggiunge Domenico Lo Bianco, segretario di Cisl Torino e provincia - Ma ci sono anche molti timori per la tenuta del nostro sistema industriale, soprattutto per quelle aziende che erano già in crisi prima della pandemia. E la crisi Embraco ne è il simbolo emblematico".

"Bisogna cogliere le opportunità dei fondi europei - prosegue Lo Bianco - ma anche valorizzare occasioni come il Parco della Salute o il distretto Aerospaziale. Sperando non sia solo una dichiarazione di intenti, speriamo che la gigafactory (Italvolt a Scarmagno, ndr) e la presenza di Stellantis creino nuove opportunità di occupazione. Ma anche scuola e sanità sono settori strategici per il nostro futuro: la pandemia ce l'ha fatto capire e si dovrà investire con forza su questo argomento. Senza dimenticare il Centro di Intelligenza artificiale o le prospettive di investimento sul territorio come intende fare Amazon a Orbassano".

Digital tax per chi ha avuto enormi profitti dalla pandemia

"Gli effetti della pandemia dureranno a lungo - dice Gianni Cortese, segretario Uil - e bisogna confermare gli ammortizzatori e il blocco dei licenziamenti finché la crisi non sarà davvero alle spalle. Ma al tempo stesso bisogna sfruttare le risorse che arrivano dall'Europa perché rappresentano un'opportunità irripetibile".

"Ci sono problemi storici da superare, come la burocrazia o l'evasione fiscale e bisogna superarle per poter davvero creare sviluppo. Ma sì deve pensare anche a una Digital tax per chi ha fatto profitti enormi con la pandemia".

Sacco: "Ci sono occasioni che spero vengano colte da chi verrà dopo di me"

"Il tema lavoro è forse il vero tema su cui un politico dovrebbe confrontarsi continuamente. Bisogna essere molto concreti e trovare soluzioni", dice l'assessore comunale Alberto Sacco. "Ci sono opportunità sul nostro territorio che spero che chi verrà dopo di me saprà cogliere. Sia per quanto riguarda i fondi europei, sia per quella credibilità su auto e aerospazio che Torino ancora sa vantare".

E senza dimenticare il turismo: "A cominciare dalle Atp Finals, il cui impatto può andare bene oltre quella settimana di gare. Ci sono aziende che finalmente potranno venire a Torino e magari prima non avrebbero mai avuto occasione di scoprire la città e le sue potenzialità. La stessa Nitto, che è sponsor delle Atp Finals, vuole venire a Torino per valutare eventuali opportunità".

Sul fronte di una mobilitazione, la Cub annuncia che il 1° Maggio scenderà in undici piazza italiane. “Portare il nostro Paese fuori dalla crisi è possibile – dichiara Marcelo Amendola segretario Nazionale CUB - ma lo si deve fare in sicurezza. Lavoro, Salute e garanzie di un reddito dignitoso devono tornare ad essere il fulcro dell’azione politica e della pratica sindacale”.

A Torino l'appuntamento è fissato alle 9.30 in piazza Castello.

 

Massimiliano Sciullo

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