Polemica a Brandizzo per l'aumento dell'Irpef, il sindaco Bodoni: "Non avevamo altra scelta"

Aumenta l’Irpef ed è subito polemica. Succede a Brandizzo, dove nel Consiglio comunale di lunedì 22 marzo è stato approvato l’incremento dell’addizionale comunale, che passa così dallo 0,7 allo 0,8 per cento. Il massimo consentito.

Una scelta “impopolare”, come l’ha definita il primo cittadino Paolo Bodoni, ma necessaria per sostenere le spese del Comune.

“Spiegherò, per quanto mi sia concesso – ha esordito il sindaco, per giustificare la decisione -, una scelta che sembra assurda in un periodo di difficoltà economica per tanti cittadini”. Si parla, per un reddito di 10.001, di 10 euro in più all’anno.

“La base imponibile su cui ragionare a Brandizzo per una entrata utile alle spese correnti del Comune, come manutenzione strade e verde pubblico, illuminazione pubblica, riscaldamento edifici pubblici comprese le scuole, stipendi dipendenti comunali, pulizia strade ed edifici comunali, carburante autoveicoli comunali – spiega Bodoni -, é una base imponibile medio-bassa, cioè redditi non alti, per cui l'entrata IRPEF per il 2021 si prevede poter essere di circa 800 mila euro, rispetto ai circa 720 mila euro del 2020”.

80 mila euro in più che serviranno per coprire gli aumenti dei costi dell'energia elettrica, degli aumenti dei pali dell'illuminazione pubblica, della manutenzione stradale, senza contare il fatto che abbiamo dovuto tagliare delle risorse in tutti i punti del bilancio, per arrivare al pareggio del bilancio stesso.

Bodoni: "Non abbiamo altra scelta"

Il sindaco sostiene di non aver avuto altra scelta.

“A Brandizzo non ci sono grandi complessi industriali, discariche o inceneritori o cave, non ci sono complessi a grande rischio ambientale, tutti siti che possono portare soldi nelle casse comunali, per la loro sopravvivenza – aggiunge -. Non abbiamo altra possibilità, se non quella di non raggiungere questo pareggio e portare a sconquasso tutto il Comune, come già avvenne negli anni 2008/2009”.

Quindi conclude: "In questo momento storico, difficile per tante famiglie in difficoltà sociosanitaria, un aumento dell'IRPEF sembra una sberla bella e buona.

Non sono sindaco per mettere le mani nelle tasche dei cittadini, non mi sono candidato per impoverire Brandizzo, ma ad oggi l'unica strada per ottenere questo pareggio di bilancio, a Brandizzo, non può che essere questa, oltre a tutti i risparmi previsti nel 2021.

Quello che prometto é  che si spenderanno i soldi di tutti i brandizzesi con parsimonia, attenzione, cura. Non è intenzione di questa Amministrazione vessare chi già paga, tanto e puntualmente, é invece nostra intenzione recuperare le somme evase con determinazione, appena la legge lo consentirà, e a parte i vari condoni, che non condivido".

Alternativa Civica: "Si potevano pensare altre soluzioni"

Sulla vicenda sono anche intervenuti i consiglieri di Alternativa Civica, che durante il Consiglio comunale ha votato contro la nuova misura. “Non ci sembra sostenibile per le famiglie, colpire il reddito da lavoro soprattutto in questa difficile situazione sanitaria ed economica, ci pare una scelta non condivisibile – dicono Giuseppe Deluca e Antonella Multari -. Siamo consapevoli delle grandi difficoltà nel reperire fondi per il bilancio comunale ma non approviamo questa politica tributaria diretta a tassare il reddito delle famiglie”.

Sostengono che “si potevano pensare altre soluzioni, come fasce di tassazione a scaglioni progressivi di reddito o un più efficace piano di recupero dell’evasione”. 

“Con l’aumento dell’addizionale Irpef comunale si va a tassare i cittadini direttamente alla fonte, con un prelievo in busta paga per i lavoratori e sulla pensione per i pensionati, in un periodo decisamente difficile per molti”.