È finita con un arresto in flagranza la tentata truffa messa in atto il 4 febbraio 2025 ai danni di Pietro M., anziano residente a Boves.
Un uomo, spacciandosi per maresciallo dei Carabinieri, aveva telefonato all’anziano sostenendo che il figlio avesse causato un sinistro stradale con danni a terze persone e che, per evitare il suo arresto, sarebbe stato necessario consegnare una somma di denaro a un presunto intermediario in arrivo.
Il figlio, avvisato dal padre, è intervenuto tempestivamente riuscendo a fermarlo prima che consegnasse i soldi. Nel frattempo ha contattato i Carabinieri della Stazione di Boves, che si sono precipitati sul posto insieme a una pattuglia del Radiomobile di Borgo San Dalmazzo.
I militari hanno identificato il presunto truffatore in Gennaro N., 45 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per tentata truffa aggravata (art. 640 c.p.).
Durante la perquisizione personale e veicolare sono stati sequestrati tre telefoni cellulari, 600 euro in contanti e due orologi di pregio (un Tag Heuer e un Rolex) dei quali l’indagato non ha saputo giustificare la provenienza.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Attilio Offman della Procura della Repubblica di Cuneo, ha permesso di accertare che il soggetto, già arrestato nel settembre 2024 a Udine per una truffa con lo stesso modus operandi, era all’epoca sottoposto all’obbligo di dimora in Campania, misura mai formalmente revocata.
L’analisi forense dei telefoni sequestrati ha portato all’individuazione di utenze telefoniche intestate a cittadini extracomunitari ritenute collegate a un gruppo che avrebbe organizzato e gestito da remoto altre truffe in diverse regioni italiane.
La persona offesa, assistita dall'avvocato Maurizio Paoletti, si è costituita parte civile nel procedimento, motivando la scelta con la volontà di assicurare alla giustizia un soggetto già recidivo e di tutelare altre potenziali vittime.
Nell'udienza dello scorso 28 ottobre, l’imputato ha optato per il giudizio abbreviato, la cui discussione è prevista per il 28 aprile 2026.













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