Il Nazionale

Cronaca | 22 marzo 2021, 19:21

Tari, definite le scadenze per il 2021: rate per abitazioni, utenze non domestiche e agevolazioni Covid

Agevolazioni per i cantieri di opere pubbliche (Torino/Ceres, abbattimento cavalcavia) e nuclei famigliari numerosi in abitazioni piccole, oltre che per le categorie colpite dalla pandemia. Polemico per la mozione respinta il consigliere Curatella: “Questa maggioranza preferisce fare cassa”

Tari, definite le scadenze per il 2021: rate per abitazioni, utenze non domestiche e agevolazioni Covid

Il Consiglio comunale di Torino, all’unanimità, ha approvato e definito le scadenze per il pagamento della Tari nel 2021. Per le utenze domestiche, l’importo verrà riscosso in quattro rate, di cui tre in acconto (il 55% della tariffa 2020) e una a saldo.

Le scadenze per l’acconto sono: venerdì 30 aprile, lunedì 31 maggio, mercoledì 30 giugno. È possibile versare l’acconto in un’unica soluzione, con scadenza lunedì 31 maggio. Scadenza saldo: venerdì 10 dicembre. Per le utenze non domestiche, l’importo viene riscosso in tre rate, di cui due in acconto (l’85% della tariffa 2020) e una a saldo. Le scadenze per l’acconto sono state fissate per sabato 15 maggio e giovedì 15 luglio. È possibile versare l’acconto in un’unica soluzione, con scadenza martedì 15 giugno. La scadenza saldo, in questo caso, è prevista per giovedì 16 dicembre. L’emissione dell'acconto è esclusa per quelle utenze non domestiche che nel corso del 2020 hanno beneficiato dell’agevolazione per cantieri di opere pubbliche in misura pari o superiore al 50%, i cui lavori proseguono nel 2021.

Non ancora determinate le tariffe Tari 2021, che verranno invece decise con un atto successivo. La delibera, in ogni caso,  conferma in sede di acconto le agevolazioni per i cantieri di opere pubbliche (nuovo collegamento ferroviario Torino/Ceres e abbattimento cavalcavia, per una perdita di gettito Tari pari a circa 450mila euro), per i nuclei familiari numerosi (per nuclei superiori a 4 componenti e con abitazione di metratura inferiore a 80 metri quadrati, per una perdita di gettito Tari pari a circa 230mila euro) e per le categorie particolarmente colpite dalla crisi economica causata dalle chiusure forzate e dalle limitazioni imposte sia a livello nazionale che a livello locale per contener la pandemia di Covid-19. Per queste ultime, oltre ai 7 milioni di euro già deliberati per il 2020, vengono riconosciute ulteriori agevolazioni Tari pari a 6,4 milioni di euro.

Con la deliberazione è stata anche approvata (22 voti favorevoli, 4 astenuti) una mozione di accompagnamento proposta da Federico Mensio (M5S) che impegna Sindaca e Giunta a utilizzare la parte dell’utile di esercizio del bilancio 2020 della società Amiat S.pA. di spettanza della Città per ridurre percentualmente la parte variabile della Tari dell’anno 2020, fino ad arrivare all’azzeramento della stessa, per le attività afferenti alle categorie Tari 21.1 e 32 (locali gestiti da associazioni), nella o nelle quote a saldo della tariffa 2021.

Bocciata invece dalla maggioranza 5 Stelle di Torino la mozione a prima firma del Consigliere Curatella (Azione) che richiedeva al Comune di Torino di valutare la rimodulazione del costo del servizio in funzione dell’effettivo conferimento e introdurre incentivi per aiutare le attività in difficoltà a causa della pandemia. "La pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio le attività che hanno dovuto chiudere o comunque rimodulare il servizio fornito ai cittadini, riduzione degli orari di lavoro che ha avuto anche la conseguenza di ridurre i rifiuti conferiti", ha spiegato Curatella. "Uno schiaffo a chi ogni giorno cerca di capire come portare a casa un piccolo guadagno, questa maggioranza preferisce fare cassa", ha concluso il consigliere comunale.

Andrea Parisotto

Commenti