"La gente ha ancora fiducia, ma bisogna imparare a dire poche cose e molto chiare. Cosa che spero che farà l'Agenzia europea del Farmaco, Ema". Parola di Alberto Cirio. Così il presidente della Regione Piemonte ha commentato, in un'intervista a Radio 24, la decisione dell'Aifa di sospendere in tutta Italia il vaccino Astrazeneca, in attesa che giovedì l'Ema si pronunci sull'efficacia e la sicurezza di queste dosi.
"In Piemonte - ha detto Cirio - lo stop ad Astrazeneca ha di fatto dimezzato la capacità di vaccinare. Per fare un esempio concreto: oggi nella nostra regione erano previsti 17mila vaccinazioni, ma ne potremo somministrare soltanto 7-8mila dosi utilizzando le scorte di Pfizer e Moderna".
In particolare, restano bloccate nei magazzini 104mila dosi di vaccino AstraZeneca. Mentre tra oggi e domani arriveranno in Piemonte oltre 55mila dosi di Pfizer. Le 18mila di Moderna saranno invece tenute di scorta per poter fare i richiami in attesa delle nuove consegne.
"Noi guardiamo con attenzione a giovedì, quando l'Ema dirà a tutta Europa se questo farmaco di AstraZeenca è utilizzabile oppure no", afferma Cirio. "Ma ricordiamo che serve chiarezza una volta per tutte, visto che il vaccino di Astrazeneca non è nato sotto una buona stella: prima ci hanno detto di darlo solo agli under 55, poi solo agli under 65, poi dopo lo hanno esteso a tutti. Ora servono informazioni certe".
"La gente ha ancora fiducia, ma bisogna dire le cose chiare. Noi domenica abbiamo bloccato il lotto sospetto di AstraZeneca in via cautelativa e in effetti poi l'Aifa ha fatto lo stesso su base nazionale, ma non spetta alla Regione bloccare o meno i vaccini. Ci sono organi preposti e speriamo che giovedì parlino chiaro alle persone. Che, da parte loro, dovrebbero fidarsi delle autorità. E la dimostrazione che lo stanno già facendo è che ieri abbiamo avuto una forte adesione di prenotazioni nel primo giorno di accesso alle richieste di vaccino per gli over 70", ha concluso il governatore.
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