Il Nazionale

Politica | 05 febbraio 2021, 15:29

C'è l'ok del CTS, pure a Torino in zona gialla i ristoranti potrebbero tornare ad aprire anche la sera

In zona arancione, invece, si pensa ad aperture al pubblico a mezzogiorno. Banchieri (Confesercenti): "Accolte le nostre richieste: dopo un anno terribile vogliamo tornare a lavorare in sicurezza". Ferraro (Epat): "Ora atti concreti"

C'è l'ok del CTS, pure a Torino in zona gialla i ristoranti potrebbero tornare ad aprire anche la sera

Alla fine la svolta è arrivata. C'è l'ok del Cts (anche se si resta in attesa dell'approvazione del Governo): dai nuovi provvedimenti in termini di lotta al Covid e alla pandemia potrebbe essere inclusa la possibilità per i ristoranti - in zona gialla - di aprire la sera, mentre in zona arancione potrebbero aprire al pubblico a mezzogiorno.

Perché tutto questo si tramuti in realtà, però, serve l’ok del governo (peraltro impegnato in un passaggio non banale, tra l'uscita di scena di Giuseppe Conte, almeno in veste di premier e l'ingresso in scena di Mario Draghi). Di certo, se la conferma dovesse arrivare, si realizzerebbe il desiderio che ormai sempre più spesso e con più forza veniva espresso dalle associazioni di categoria per porre fine a un periodo in cui le perdite sono state ingenti, per il settore.

Ultimi, in ordine di tempo, a Torino erano stati proprio Maria Luisa Coppa (presidente di Ascom) e Giancarlo Banchieri (numero uno di Confesercenti) ad auspicare un allentamento delle restrizioni, facendo presente tra le altre cose come fosse di dubbia utilità la discriminazione tra chi consuma un pasto al ristorante durante il giorno oppure alla sera, mentre i controlli anti assembramenti fuori dai locali sarebbero dovuti essere un'incombenza dello Stato e delle forze dell'ordine.

I nuovi criteri di valutazione - sottolinea proprio Banchieri, che è anche presidente nazionale di Fiepet - segnano un cambiamento importante nell’approccio alla questione sicurezza nei pubblici esercizi. Adesso ci aspettiamo che la novità venga recepita al più presto in un provvedimento legislativo, che elimini anche le inique restrizioni sulla vendita d’asporto che colpiscono le enoteche. Dopo un anno terribile, le imprese della somministrazione vogliono tornare a lavorare in sicurezza”.

In attesa di segnali concreti da parte del governo si tratta di un risultato importante ottenuto grazie ad un confronto molto intenso e propositivo. I ristoratori torinesi sono pronti a riaprire in totale sicurezza fino alle 22, nel massimo rigore sull’applicazione delle misure di sicurezza sanitaria”, aggiunge il direttore di Epat TorinoClaudio Ferraro

Massimiliano Sciullo

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