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Eventi e Turismo | 29 gennaio 2021, 07:00

Villa Massena, i cento anni del Museo (Video e Foto)

Alla scoperta del Museo vero tesoro del patrimonio nizzardo e cuore pulsante della città

Villa Massena, i cento anni del Museo (Video e Foto)

Cento anni fa, il 28 gennaio 1921, il sindaco di Nizza, il generale André Goiran, inaugurò il Museo Masséna, divenuto proprietà della città a seguito della donazione di Victor Masséna, principe di Essling.



Da un secolo dopo, questa istituzione, iscritta nel patrimonio e nel cuore di Nizza, contribuisce alla conoscenza, alla ricerca e alla diffusione della storia di Nizza e della Costa Azzurra, rendendo le sue collezioni accessibili al grande pubblico e preservando e arricchendo le sue opere per le generazioni future.



Tesoro del patrimonio nizzardo, il Museo Masséna è stato inaugurato in pompa magna il 28 gennaio 1921 alla presenza di tutte le personalità importanti dell'epoca.

Questo "Carnavalet niçois", come veniva definito, è installato nella sontuosa residenza, legata al maresciallo dell'Impero André Masséna, e costruita dal nipote Victor Masséna, principe di Essling, alla fine dell'Ottocento.

 



La sua trasformazione nella destinazione attuale è stata resa possibile grazie alla generosità del figlio ed erede, che ha voluto farne un Museo di Arte e Storia della Città di Nizza.

Le collezioni
Nel 1940, Joseph Saqui, direttore dei musei comunali, stimò in 700 il numero di donazioni registrate dal 1919, la maggior parte delle quali illustra la vita locale.

Dalla sua creazione, il Museo Masséna ha ricevuto grandi donazioni: nel 1923, le porcellane donate da Edouard Porcher-Labreuil e i gioielli lasciati in eredità da Georges Chapsal, nel 1926 le armi, le armature e gli intarsi in legno raccolti da Félix Joubert.



Nel 1929, la donazione dell'antiquario Edouard Larcade permise di riorganizzare la stanza dei primitifs niçois. Nel 1935, il museo ha ricevuto sculture di Jean-Baptiste Carpeaux offerte dalla sua famiglia. Le sue donazioni non si sono mai fermate.



Dopo la sua riapertura nel 2008, nuovi generosi donatori come la Société des Amis de Nice, Jean-Pierre Martin, figlio del pittore Charles-Martin Sauvaigo, Bruno de Cessole, discendente della famiglia nizzarda degli Spitalieri de Cessole, Olivier Lai, figlio del compositore Francis Lai, Jean-François Carenco, discendente di Joseph Saqui, François Daure per la donazione Barety e tanti altri hanno arricchito le collezioni.




Beppe Tassone

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