Il Nazionale

Politica | 23 dicembre 2020, 10:35

Verso Torino 2021, Laus avverte la coalizione: “No a sondaggio per l’aspirante sindaco”

Il parlamentare del Partito Democratico: “Cosi fallisce la politica e trionfa il marketing”

Verso Torino 2021, Laus avverte la coalizione: “No a sondaggio per l’aspirante sindaco”

Anti vigilia di Natale non particolarmente serena per il centrosinistra. Se sotto l’albero non vi è ancora traccia del candidato sindaco in vista delle elezioni comunali del 2021, quello che non manca sono le polemiche interne.

L’ultimo a criticare le presunte scelte della direzione regionale del Partito Democratico è Il parlamentare Mauro Laus, piuttosto scettico circa l’ipotesi di arrivare a una sintesi sul nome tramite un sondaggio aperto ai nomi papabili: “Così fallisce la politica e trionfa il marketing”.

Dure le parole di Laus verso il coordinatore regionale del Pd, Paolo Furia: “Leggo della volontà della direzione regionale di affidare a un sondaggio i nomi dei papabili aspiranti sindaci del centrosinistra per il 2021. Cosi fallisce la politica e trionfa il marketing, mentre la nostra credibilità di partito finisce sepolta sotto un metro di imbarazzo”.

Ecco perché, forte di questa posizione, il parlamentare si smarca immediatamente da un potenziale sondaggio: “Io mi rifiuto di mettere la mia faccia e il mio benestare nel novello talent scout dei candidati, qualcosa che trasforma la formazione politica cui ho dato i miei anni migliori a una trasmissione della Defilippi (con rispetto per la regina dei talent che - lei sì - il suo lavoro lo sa fare)”.

Al di là della posizione contraria piuttosto evidente, Laus annuncia poi una resistenza totale a un simile strumento per scegliere il candidato sindaco della coalizione: “Ostacolerò con tutte le mie forze questa irresponsabile e sconclusionata proposta, che mi allontana nettamente dal profilo di chi solamente l'ha pensata. Discuterò a Roma con i vertici del partito di questo ennesimo autogol e il sondaggio che ho fatto con me stesso stamattina ha già deciso da che parte devo stare”. 

Per il centrosinistra non sembra esserci pace nemmeno sotto Natale.

Andrea Parisotto

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