E’ da ieri pomeriggio che, soprattutto sui social ma anche per un’interpellanza presentata dal gruppo di ‘Sanremo Popolare’, è nata una polemica in relazione ad una delle vignette che sono state stampate sui cosiddetti copri cubi antiterrorismo, che sono presenti nella città dei fiori, obbligatori da alcuni anni, dopo gli attentati compiuti soprattutto nelle grandi città europee.
Oggetto del contendere una vignetta, disegnata da Doriano Solinas, che ritrae una sorta di albero di Natale, fatto con le siringhe. Ieri la polemica e stanotte il furto o comunque la rimozione da parte di qualcuno, che ha pensato bene di lasciare il cubo ‘nudo’. Oggi siamo andati a parlare con il curatore del progetto, il noto vignettista satirico matuziano Alessandro Prevosto, in arte Palex. Innanzi tutto abbiamo chiesto il significato della vignetta.
“E’ molto semplice: in questo momento la speranza del mondo intero è quella di trovare il vaccino per il Covid e, quindi, i disegnatori del pianeta si stanno scambiando auguri con quello che è il simbolo, ovvero la siringa, anche se ovviamente è piuttosto forte. La scelta di Doriano Solinas è quella di un messaggio di speranza, anche se chiunque travisa come vuole. Addirittura stamattina ci hanno accusati di aver demolito i simboli del Natale ma, comunque, è intollerabile l’atto vandalico. Una volta queste cose si discutevano al bar, magari di fronte a due ‘gotti’ e, invece, ieri sono arrivate anche alcune minacce sui social. Ci sono stati insulti, ma sono stati inseriti post con ‘bruciamolo’, ‘rubiamolo’ o altro. Non dico che chi li ha scritti poi ha fatto quanto abbiamo visto stanotte ma, quando parliamo di terrorismo e gente convinta a fare gesti in nome di qualsiasi dio, ci dimentichiamo che è lo stesso identico meccanismo utilizzato ieri. Il gesto è da bambini, ma è preoccupante che, qualcuno che fa il politico, abbia letto simboli che non c’erano. La siringa non vuol dire solo droga e dobbiamo aprire un po’ la mente, anche se chiunque può pensare quello che vuole. Io sono dispiaciuto per il gesto e forse lo striscione sarà rimesso. Tra l’altro la vignetta è uscita su un paginone del ‘Corriere del Ticino’ in Svizzera e quindi a conferma che l’autore, di fama internazionale, è apprezzato anche oltre confine”.
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La mente corre anche a ‘Charlie Hebdo’ e quanto è successo, anche se ovviamente il paragone regge relativamente. C’è qualche timore in merito?: “No, non sono preoccupato per me, ma ho talmente poca fede nel sociale che tutto può essere. La violenza che viene promossa ogni giorno è preoccupante ma per tutti. Voglio solo confermare che la selezione delle vignette è stata molto attenta, per non sminuire i valori, non offendere le altre religioni ed altro. Noi volevamo fare un regalo alla città e dispiace che abbia preso questa piega, con discussioni che lasciano il tempo che trovano”.
In queste ore la Polizia Municipale sta visionando le telecamere che sono presenti proprio sopra la zona del 'cubo' e che potrebbero indicare chi ha rimosso lo striscione.
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