Ancora una volta gli studenti torinesi hanno sfidato il freddo di dicembre per frequentare le lezioni in piazza. Impossibilitati, ancora per un mese, nel farlo in classe, i giovani hanno rivolto un appello alle istituzioni affinché il rientro in aula previsto per il 7 gennaio avvenga in totale sicurezza.
“Siamo qui a chiedere che il rientro avvenga in completa sicurezza. Non può essere la nuova farsa di settembre, non deve più ripetersi” affermano gli studenti. Dalle loro voci, tra una lezione e l’altra, arriva la richiesta di dare priorità assoluta all’istruzione, nonostante il Governo stia provando a tutelare gli interessi di imprenditori e famiglie: “La scuola è messa sempre in secondo piano, dobbiamo lottare perché sia messa sempre al primo posto e vengano stanziati fondi. Vogliamo vedere più linee dei pullman, tracciamenti. Se ciò non avverrà sarà la riprova del fallimento dell’istruzione pubblica in Italia”.
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Gli studenti hanno poi ribadito la necessità di essere ascoltati dalla Regione Piemonte in Consiglio regionale, come già più volte richiesto: “Non saranno i professori a decidere del nostro futuro, ma i politici eletti che noi vogliamo interrogare. Che il futuro, presente nella scuola, sia la loro priorità, come la nostra”.
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