Una frase fuori onda sprezzante e molto discutibile nei riguardi dei cittadini italiani che sta creando inevitabili polemiche.
L’avrebbe pronunciata nei giorni scorsi Norman Gobbi, responsabile del Dipartimento delle Istituzioni del Governo Ticinese. Sulla questione è intervenuto anche il deputato ossolano Enrico Borghi.
In un fuorionda dai potenziali “risvolti diplomatici” trasmesso da Tele Ticino si sente dire dal Presidente del Consiglio di Stato Ticinese Norman Gobbi - fedele alla linea del suo partito che vede come il fumo negli occhi i transfrontalieri - “Dei tagliàn che c… me ne frega a me”.
Una caduta di stile che si qualifica da sola.
“In questo momento di grande tensione sociale e di difficoltà diffuse a causa della pandemia, di tutto c’è bisogno tranne di alimentare polemiche e alzare il livello della tensione. Per questo il Presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, farebbe bene a porgere le sue scuse nei confronti degli Italiani per la infelice frase ‘dal sen fuggita’ a margine di una intervista televisiva. I lavoratori italiani ogni giorno varcano la frontiera per assicurare l’erogazione di servizi essenziali alla comunità elvetica e ticinese, in particolare nel delicatissimo settore della sanità, e si meritano tutto il rispetto che gli è dovuto da parte di tutte le autorità competenti, e certamente non aiuta a nessuno l’innalzamento di inutili tensioni di stampo nazionalistico”: così il deputato e membro della presidenza Pd a Montecitorio.
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