L'emergenza sanitaria sta diventando sempre più grave. E lo si evince ancora di più dalle parole di chi, per decenni, è stato in prima linea nella lotta per salvare vite umane quando ancora non c'era il Covid.
La nuova ondata allarma Mauro Salizzoni, oggi vicepresidente del Consiglio regionale in quota al Partito Democratico, ma con un passato di trapiantologo e luminare di valore mondiale. "Negli ospedali torinesi ieri ci sono stati di nuovo codici rossi in attesa di ricovero, come a marzo. Sapete cosa vuol dire? Persone, esseri umani che non riescono a respirare e non si trova un posto dove intubarli. Così è più chiaro?", ha scritto sulla sua pagine Facebook.
"Per ricavare questi posti, finora si sono sacrificati al volo posti letto ordinari, a scapito dei malati non urgenti. Ma la situazione precipita di ora in ora", ha fatto notare Salizzoni. Che ha concluso l'anciando l'allarme anche per le patologie più gravi: "Da adesso si rischia di doverli sottrarre alle specialità salvavita: trapianti, cardiochirurgia, ematologia...".
Il rischio, insomma, come era successo in primavera, è che i medici si trovino nella situazione di dover scegliere chi salvare tra un malato ed un altro. Una situazione drammatica, la più difficile e dolorosa per chi opera nella sanità.
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